Stacce... ma che parola è? Il romanesco "Stacce" viene usato per incoraggiare in modo ironico qualcuno ad accogliere la vita così com'è. Questo manualetto di auto-aiuto, scritto da una coach professionista, è un invito a stare nella vita in modo positivo per affrontare col piede giusto le circostanze sfidanti, le situazioni che non possiamo cambiare. "Stacce" non è "rassegnarsi" ma è la possibilità che diamo a noi stessi di entrare pienamente in ciò che siamo chiamati a vivere, per coglierne le opportunità e farne qualcosa di bello, utile, nostro. Ecco un piccolo manuale per imparare a stare nella realtà anche quando i venti sono contrari e a sdrammatizzare per cogliere il buono da ogni cosa.
Dissimulare disappunto, contrarietà e malcontento. Accondiscendere, fare del tutto per gratificare gli altri e non scontentarli. Sorridere a una battuta che non fa ridere. Essere buoni a tutti i costi. Questi sono alcuni dei sintomi della "sindrome dei buoni-per-forza". Una stortura che ha molto a che fare con la paura di non essere amati. Per imparare a "non essere buoni" occorre scoprire un amore più grande, incondizionato, gratuito. Solo in risposta a questo amore è possibile riappropriarsi della propria franchezza, sbarazzarsi di quell'atteggiamento buonista che non serve proprio a nessuno e diventare sempre di più noi stessi. Prefazione di Maura Laurenti.
Quale studi intraprendere? A che lavoro ambire? Sposarsi o non sposarsi? Quante domande ogni giorno. Spesso, ciò che vogliamo davvero, ma davvero davvero, non è stagliato chiaramente davanti a noi, ma rimane coperto da tanti "voglio" e "non voglio". Come orientarsi, come distinguere un desiderio autentico da un altro condizionato dalle paure, dalle idolatrie, dai nostri stessi inganni? "Lo vuoi davvero" è un libro che accompagna a discernere il senso dei nostri desideri, i movimenti profondi del cuore, per comprendere ciò che sembra facile ma che facile non è: sapere cosa vogliamo davvero.
Quante volte siamo stufi dei nostri limiti e della nostra vita imperfetta? Emma si dispiace di non essere come vorrebbe e di sbagliare spesso. Un giorno, d'improvviso, mentre scrive nel suo diario sfogando la sua amarezza, si accorge che il suo diario si anima e le risponde. Inizia così una corrispondenza che la aiuterà a guardare in modo diverso sé stessa, gli altri, la vita, e perfino Dio, ad amarsi e amare. Un percorso che culminerà nell'incontro con un personaggio del tutto sorprendente, occasione per scoprire ancora di più la bellezza dell'empatia e dell'essere finalmente imperfetti.
Di fronte alle sofferenze coesistono pensieri e sentimenti contrastanti: paura, dolore, la ricerca affannata di soluzioni, la frustrazione di essere interrotti nei propri progetti, il dover fare i conti con il perdono, forse con il distacco. E poi la provvidenza, l'amore inaspettato, la riconciliazione. In ogni circostanza si può scoprire che c'è Qualcuno che ci ama sempre... l'amore non si pone limiti.
Aprire gli occhi del nostro cuore, accettare di vedere anche i nostri limiti e il nostro senso di impotenza in talune situazioni. Non per scoraggiarci e intristirci, ma per offrire al Signore con fiducia la nostra impotenza, e credere che soltanto lui può darci la forza necessaria, la luce per capire cosa è bene e come agire. È buona cosa rivedere i nostri obiettivi, cosa vogliamo cambiare nella nostra vita, come vogliamo cambiare. Soprattutto mettiamo amore in ciò che desideriamo e una sconfinata fiducia in Dio.
La paura condiziona molte delle nostre scelte e dei nostri comportamenti. Smascherarla significa vivere con libertà e con verità. Un libro di poche pagine ma che offre alcune griglie per riconoscere la paura e le sue maschere. Francesca Bisogno risiede a Roma. Nella collana "Note di psicologia" ha pubblicato: "Prendi in mano la tua vita!" (2002), "Una fede che trasforma" (2000), "La gioia dietro la porta" (2001), "Dieta per un cuore libero" (2002), "Amare è sempre possibile" (2003), "Le note della personalità" (2004).
Nella ricerca della gioia, della realizzazione di sé, della serenità e della tranquillità, ognuno tende a seguire una propria "mappa" di comportamenti, che però può rivelarsi fallimentare. Lo è tutte le volte che, per esempio, estendiamo agli altri il nostro personale concetto di "normalità" della vita; seguiamo la "mappa" della reazione invece di quella dell'azione consapevole; rifiutiamo di metterci in discussione esibendo come irrinunciabili i nostri desideri o sentimenti. L'autrice, F. Bisogno, propone una nuova "mappa" per trovare un tesoro autentico: le tappe di questa ricerca si chiamano fiducia, amore, coraggio, perdono, comprensione, cioè tutte quelle scelte che, fatte quotidianamente con fede, forniscono anche segnali per tradurre le situazioni di sofferenza in occasioni di crescita e quindi di gioia. Questo testo di psicologia, redatto in forma semplice e colloquiale, con esempi tratti dalla vita quotidiana, mette in luce limiti e difficoltà di comportamenti superficiali ed egoistici, e suggerisce modi per rendere più umane e sincere le relazioni interpersonali.
F. Bisogno individua alcune "malattie" dell'anima che spesso condizionano il vivere quotidiano. In cinque capitoli sono trattati atteggiamenti mentali e affettivi basati su: mancanza di fiducia in sé e negli altri (Spalle curve), ansia di tenere tutto sotto controllo (Ipocondria), difficoltà a digerire "bocconi amari" (Cattiva digestione), piccole ferite psicologiche (Tagli, ferite e bruciature), mancanza di amore (Circolazione difettosa).Per ognuna di queste "malattie" viene proposta una medicina: ora è necessario un tranquillante a base di Carità, ora un digestivo a base di Autoironia, ora una pillola di partecipazione, e così via. In sintesi, l'autrice fornisce suggerimenti pratici per modificare le convinzioni e i comportamenti che incidono negativamente su un sereno rapporto con se stessi e con gli altri. Tali antidoti sono strumenti dell'amore divino, nel quale tutto trova la sua ragione di vita.
Il filo conduttore del testo di F. Bisogno è imparare ad accettare e donare tutte le parti della propria personalità per raggiungere una completa armonia di sé. Spesso, infatti, le persone non coltivano la propria "melodia" interiore, ma inibiscono alcune parti di sé ritenendo che soltanto così potranno essere felici o perfette. Considerando gli aspetti problematici della personalità come altrettante note stonate, l'autrice esorta a riscoprire la "melodia" d'amore che ognuno può produrre per sé e per gli altri se si impara a fidarsi dell'unico vero "compositore", cioè Dio. Il testo si articola in sei capitoli: La nota della tristezza, La nota dell'importanza, La nota delle relazioni, La nota della stanchezza, La nota della sensibilità, La nota della concentrazione.