In una società dove le apparenze sono molto vistose e, di conseguenza, l'efficienza esaltata fino all'estremo, è facile cadere nella tentazione che alcune vie più di altre possano farci raggiungere presto alcuni obiettivi. I veri obiettivi però non sempre corrispondono alle apparenze. Riuscire a scoprire le vie che portano verso l'autentica realizzazione di sé è fonte di gioia e di pace. Di F. Bisogno.
Spesso si tende ad appesantire il proprio cuore con convinzioni, scelte, pensieri e reazioni che creano disagio perché hanno come punto di riferimento non l'amore, ma criteri personali ed egoistici. F. Bisogno, propone una "dieta del cuore", cioè imparare ad orientare il cuore a Dio per cogliere la leggerezza del suo amore. Il testo, con esempi tratti dalla vita quotidiana, si articola in sei capitoli, ciascuno dedicato ai pesi con i quali si è soliti opprimere il proprio cuore.
Abbiamo tante porte dietro le quali ci chiudiamo per nasconderci al nuovo, all'imprevisto, agli stimoli di approfondimento e di crescita che ci vengono offerti ogni giorno. Queste pagine di F. Bisogno, intendono suggerire spunti per riconoscere alcuni atteggiamenti che ostacolano la crescita verso la maturità e la libertà, in definitiva, verso la gioia. I capitoli sono brevi, il linguaggio essenziale e concreto; un libro agile, ma ricco di stimoli, che può essere letto da tutti; è pensato in particolare per chi non ha una specifica cultura psicologica.
Può succedere che la vita si faccia sentire come un peso difficile, da affrontare con rabbia o da subire con rassegnazione. Deve essere proprio così? C'è la possibilità di vincere debolezza, ansia paura e preoccupazioni? Queste pagine di F. Bisogno, suggeriscono un percorso che fa appello alle risorse interiori che ognuno di noi può trovare dentro di sé.
Nella vita è possibile correre il rischio di essere semplici spettatori della propria esistenza e non protagonisti. Questo libro è un invito a inventare ogni giorno la nostra vita per riscoprire le potenzialità che ogni persona possiede e che aspettano di essere liberate dalla gabbia che paure, superficialità, complessi vi hanno costruito intorno.