Perché l'uomo combatte? Che cosa determinò il successo delle legioni romane? E si perverrà mai alla "fine delle guerre"? Il volume offre una sintesi complessiva del ruolo e delle forme della guerra nelle società umane. Adottando una originale prospettiva non eurocentrica ma globale, con particolare attenzione per il mondo islamico e l'Asia orientale, l'autore ripercorre l'evoluzione delle politiche, delle strategie, dei modi di combattere nell'antichità, nel Medioevo, nella prima età delle armi da fuoco e in quella delle rivoluzioni, nell'epoca dell'imperialismo europeo e nell'odierno mondo globalizzato.
Jeremy Black, fra i maggiori esperti di storia militare, insegna Storia nell'Università di Exeter ed è autore di numerosi libri di storia inglese ed europea. Con il Mulino ha pubblicato "Il mondo nel ventesimo secolo" (2004) e "Le guerre nel mondo contemporaneo" (2006).
Esperto di storia militare, Black offre in questa sintesi un panorama generale di tutti i conflitti che hanno avuto luogo dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. Si tratta di una narrazione che fornisce le informazioni essenziali per i conflitti trattati inquadrandoli in una cornice interpretativa nuova. Secondo Black infatti la guerra fredda ha uniformato nel paradigma dello scontro fra Est e Ovest una quantità di situazioni, particolarmente nel Terzo mondo, che a esso in realtà non erano riconducibili. La guerra fredda era, sotto ogni punto di vista, un paradigma occidentale. La prospettiva di Black viceversa porta attenzione ai paesi in via di sviluppo e alle specificità dei conflitti là combattuti.
Com'è cambiato il mondo nel Novecento? Quali sono gli aspetti caratteristici del secolo e quelli che hanno determinato l'attuale assetto mondiale? L'approccio di questo studio pone al centro, più che una semplice successione di eventi, una serie di temi tra i quali politica e guerre hanno una rilevanza marginale. Il Novecento, dunque, appare caratterizzato da un tumultuoso processo di appropriazione dell'ambiente: una conquista di conoscenze che hanno esteso la presa dell'uomo sull'ambiente e sulle altre specie viventi. Poi vengono i grandi mutamenti demografici, lo sviluppo delle città e delle comunicazioni, i nuovi raporti sociali, l'esplosione della produzione e del consumo dei beni, le guerre mondiali e la fine del colonialismo.