San Francesco d’Assisi è uno dei santi più conosciuti e amati dagli uomini e dalle donne d’oggi. Egli ha esercitato un grandissimo influsso nell’occidente cristiano e in tutto il mondo, nel campo della spiritualità e in quello della letteratura e dell’arte.La Legenda maior è la biografia “ufficiale” di san Francesco,la narrazione della sua vicenda storica,scritta da una delle menti più brillanti dell’epoca, uno dei più importanti teologi del secolo XIII: San Bonaventura. Questi cerca di fare, della vita di Francesco, una lettura che, pur non trascurando il dato storico, tenta di far emergere il percorso del Santo di Assisi non solo all’interno della vita dell’Ordine, ma anche delle vicende della Chiesa e persino della storia globale. Bonaventura intende infatti rispondere a diverse questioni interne all’Ordine,alla crescita dell’istituzione.E nel seguire i racconti della tradizione orale,inserisce elementi leggendari perché intende dare un significato teologico alla persona di Francesco, la cui vicenda giunge a piena maturazione con le stimmate ricevute sul monte Verna. Il testo include anche I miracoli compiuti da san Francesco dopo la sua morte:è parte integrante della Legenda maior,intesa come progetto teologico. L’introduzione è una analisi serrata degli studi storici e critici sulla Legenda maior,proprio per aiutarci a capire che si tratta di una “agiografia” (con intento spirituale-teologico),scaturita dalla situazione dell’Ordine pochi anni dopo la morte di Francesco. Si narra che, quando Tommaso vide Bonaventura chiuso nella sua piccola cella a scrivere la vita di san Francesco, esclamò: «Lasciamo che un santo scriva di un altro santo!»
AUTORE San Bonaventuranacque a Bagnoregio, nelLazio,attorno al 1217.Studiò a Parigi e duranteil suo soggiorno in Francia,entrò nell'Ordine deiFrati Minori. Nel 1257 venne eletto generaledell'Ordine francescano, carica che mantenneper diciassette anni con impegno tale da esseredefinito secondo fondatore dell'Ordine. Tra leopere scritte da san Bonaventura, numerosesono quelle a carattere teologico e mistico (lapiù conosciuta è L’itinerario della mente a Dio).Importante la Legenda maior,biografia ufficiale disan Francesco,a cui si ispirò Giotto per il ciclodelle Storie di san Francesco. Bonaventura funominato vescovo di Albano e cardinale.Partecipò al II Concilio di Lione, il quale, grazieanche al suo contributo,segnò un riavvicinamen-to fra Chiesa latina e Chiesa greca. Propriodurante il concilio,morì a Lione,il 15 luglio 1274.
CURATORE Pietro Messa, frate Minore, ha conseguito ildottorato in Teologia spirituale alla Gregoriana.e il diploma presso la Scuola Superiore di StudiMedievali e Francescani del Pontificio AteneoAntonianum,di cui,dal 2005 è Preside.Autore didiversi studi su Francesco e il periodo medieva-le,è stato promotore di convegni internaziona-li,e contribuisce regolarmente a riviste scientifi-che come Archivum Franciscanum Historicum,Collectanea Franciscanae altre.
San Francesco d'Assisi è uno dei santi più conosciuti e amati dagli uomini e dalle donne d'oggi. Egli ha esercitato un grandissimo influsso nell'occidente cristiano e in tutto il mondo, sia nel campo della spiritualità sia in quello della letteratura e dell'arte, che ha trovato ispirazione nell'amore e nel suo modo squisito e delicato di contemplare la bellezza della creazione. La Legenda (= che deve essere letta) Maior è la biografia "ufficiale" del santo fondatore dell'Ordine dei Frati Minori scritta nel 1263. È detta "maior" per distinguerla da un'altra opera, la "Legenda Minor", destinata a uso liturgico-corale.Con questa opera san Bonaventura tenta di chiarire alcune questioni interne all'Ordine, ed è più attento al dato teologico-spirituale che alla fedeltà e alla veridicità dei fatti descritti. Il filo rosso della vicenda di Francesco è individuato da Bonaventura, nella Legenda Maior, nel disegno divino su Francesco, che giunge a piena maturazione con le stimmate. Francesco è un'opera di Dio, chiamato, sostenuto e confermato come modello per eccellenza dell'uomo che imita Cristo. Questa edizione della Legenda Maior è arricchita dalla riproduzione di squisite miniature di un Codice latino in scrittura gotica, datato fine del XIII secolo e inizi del XIV secolo, che si conserva nel convento Cardenal Cisneros di Madrid.
LA PRIMA E TUTTORA PIU`AUTOREVOLE BIOGRAFIA DEL SANTO DI ASSISI SCRITTA DA UN SANTO FRANCESCANO QUASI CONTEMPORANEO (1217-1274).
Una raccolta dei due scritti più noti di San Bonaventura. L'"Itinerarium" (1259) illustra la ricerca di Dio attraverso la sua esperienza. Ne "La riconduzione delle arti alla teologia" (1255-1257) esprime la sua convinzione che tutte le arti trovano nella Scrittura il loro compimento e il loro significato.
Settimo successore di san Francesco alla guida dell'Ordine e suo vero erede spirituale, nel 1260 san Bonaventura riceve l'incarico ufficiale di redigere una Vita di san Francesco, per riportare ordine e verità storica nella fioritura di scritti sul Poverello di Assisi. Densa di pietà e devozione, ma attendibile storicamente, l'opera ripercorre la vita del santo, dando rilievo a quegli elementi che potevano dimostrare l'origine divina della missione di Francesco e al tempo stesso si prestavano all'edificazione dei frati. Passata alla storia con il nome di Legenda maior ha influenzato l'iconografia tradizionale sul santo e in particolare il ciclo degli affreschi di Giotto nella Basilica di Assisi.
Nella trattazione Bonaventura ci propone quattro questioni dedicate ai tre Voti, o Consigli evangelici, così come si sono accreditati nella tradizione monastica: Povertà volontaria, Castità e Obbedienza. Da fedele seguace di Francesco, però Bonaventura premette a questi tre Consigli la questione dell'Umiltà, per lui "premessa delle premesse" ad ogni proposito di accedere alla perfezione secondo il Vangelo. La trattazione costituisce una sintesi teologicamente completa in cui Bonaventura attinge alla Scrittura, dai Padri della Chiesa e dalla propria esperienza di mistico e francescano. Lo stile espositivo è volutamente semplice, senza artifici letterari.
Oltre al valore apologetico, questo scritto e una vera miniera di dottrine" in cui l'ideale di San Francesco viene tradotto in termini teologici e mistici. "
Viene presentata, in italiano con testo latino a fronte, la prima delle tre serie di questioni" discusse da Bonaventura nel 1254; essa ha per tema il sapere umano e divino di Cristo. "
Un'opera di un grande interprete della spiritualita francescana, di un predicatore che ha segnato con i suoi sermoni la storia della predicazione medievale.