Questa di Bonina è una rassegna completa dell'opera di Andrea Camilleri. Nel saggio critico introduttivo l'autore riconosce nel Maestro di Vigàta le tracce di una parte cospicua della letteratura italiana, siciliana in particolare, che nel solco di Boccaccio rimanda a Pirandello e Verga a Brancati e Sciascia. Un lascito reso proprio in modo tipico, grazie all'originalità della lingua e della poetica camilleriane. Segue il commento universale degli scritti del Maestro, divisi per anno e accompagnati da un'intervista inedita in cui è lo stesso Camilleri ad analizzare una per una le sue opere, spiegandone la genesi storica, le circostanze, gli interni meccanismi dell'intreccio. Alla fine del libro è offerto al lettore un minuzioso riassunto di ogni lavoro letterario dello scrittore italiano. Lo scopo di questa onnicomprensiva panoramica è di superare una prospettiva squilibrata di Andrea Camilleri. Quella che frettolosamente separa, stabilendo privilegi o addirittura gerarchie, lo scrittore d'inesauribile inventiva delle avventure di Montalbano dal narratore veggente di romanzi storici, dall'autore fantastico e dall'elegante saggista
La Sicilia, i paesaggi e i personaggi, la tradizione e i processi di trasformazione sociale, i miti e le utopie, attraverso le narrazioni, ovvero le rappresentazioni in maschera, dei suoi scrittori, da Verga a Pirandello, da Vittorini a Brancati, da Tomasi di Lampedusa a Bufalino, da Maria Occhipinti a Maria Messina, da Bonaviri a D'Arrigo, da Consolo a Reale, da Patti a Quasimodo, da Sciascia a Camilleri. Un itinerario critico e mitografico che ben rappresenta i molti volti e le molte storie dell'isola siciliana, attraverso un'indagine critica che intreccia sapientemente elementi sociologici, linguistici e letterari.