Chi non ha mai visto le rane diventare grosse come buoi, i pavoni far vibrare la loro ruota o i politici posare per un manifesto elettorale ignora i poteri dell'apparenza. Insetti e orchidee, uomini e pesci rossi, tutte le specie si mettono in mostra, si imbellettano si travestono. L'immagine non cessa mai di imporre le sue leggi, si tratti di sedurre per garantirsi un buon successo riproduttivo, di camuffarsi per sfuggire al predatore o di intimorire per difendere il territorio. Questa inquietante passeggiata biologica - in compagnia di lucciole e scimpanzé, di giovinette imporporite e furtivi aeroplani - mostra a tutto tondo i meccanismi della simulazione, rivelando che la menzogna non è prerogativa unica dell'essere umano.
Gli autori svolgono in questo libro un curioso confronto tra i luoghi comuni più celebri, tra cui ovviamente "gli spinaci sono ricchi di ferro", e i dati scientifici. L'analisi e l'ironia vengono usate dagli autori per smontare piccoli e grandi pregiudizi e mettere a confronto le idee della scienza con le imbarazzanti convinzioni della saggezza popolare. Organizzato in ordine alfabetico per parole chiave, il libro può essere letto saltando da una voce all'altra secondo la curiosità e l'umore del momento.