
In tempi in cui la comunicazione rappresenta la cifra paradigmatica della contemporaneità, il volume vuole distinguere tra necessità puramente informativa del linguaggio, efficace nel trasmettere le notizie ma opaca rispetto al fondo esistenziale del soggetto, ed una comunicazione sentita come potenzialità relazionale che tende all'interiorità dell'individuo.
Il dialogo e la comunicazione si qualificano come eventi legati all'universo vitale dell'essere e dell'agire umano. Soprattutto in educazione, comunicare significa attingere alla ricchezza espressiva della retorica, intesa come teoria dell'argomentazione persuasiva. Seguendo la partizione classica di Aristotele, sono qui esaminate alcune categorie fondative della riflessione teorico-educativa, accostando all'inventivo e all'eloquio il discorso collaborativo. Emerge così la duplice possibilità di un'educazione retorica eticamente sostenuta e di una retorica educativa orientata all'intesa, entrambe consapevoli della complessità comunicativa. In gioco è l'educazione come dialogo comunicativo