Manlio Brosio (Torino, 10 luglio 1897 - 14 marzo 1980) è stato segretario generale della NATO negli anni 1964-1971: nel suo diario i riflessi di un periodo di trasformazioni destinate a segnare l'evoluzione delle relazioni internazionali del secondo dopoguerra. Dopo avere ricoperto l'incarico di ambasciatore italiano in prestigiose sedi diplomatiche, la segreteria della NATO porta Brosio al centro del sistema internazionale da un osservatorio privilegiato e sensibile come l'Alleanza atlantica. La narrazione degli eventi si intreccia con riflessioni e impressioni dell'autore, offrendo così un nuovo, significativo, strumento per comprendere l'evoluzione degli equilibri internazionali della guerra fredda. Questo volume conclude la pubblicazione dei diari redatti da Manlio Brosio durante la sua lunga e brillante carriera diplomatica: ambasciatore italiano a Mosca (1947-1951), Londra (1952-1954), Washington (1955-1961), Parigi (1961-1964) e segretario generale della NATO (1964-1971). L'opera ha consentito l'edizione di un'ampia selezione delle migliaia di pagine manoscritte dal diplomatico italiano, facendo seguito alla pubblicazione dei diari di Mosca (1986), Washington (2008) e Parigi (2009).
Manlio Brosio (Torino, 10 luglio 1897-14 marzo 1980) ricoprì la carica di ambasciatore italiano negli Stati Uniti dal 1955 al 1961: oltre sei anni nei quali tenne un diario delle proprie giornate dense di impegni, incontri, impressioni e giudizi. Le sue pagine raccontano una stagione intensa da un punto di osservazione privilegiato. Uno sguardo in filigrana dalla capitale statunitense che permette di inserire le vicende italiane nel vivo del passaggio tra guerra fredda e distensione: la ricerca di uno spazio possibile per l'Italia costretta tra marginalità e ingerenza straniera, tra il rischio di rimanere esclusa dai circuiti decisionali e il pericolo di diventare terra di conquista per la superpotenza di riferimento.
Il volume di Washington dà inizio alla pubblicazione dei diari che Manlio Brosio ebbe l'abitudine di redigere nel corso della sua lunga e brillante carriera diplomatica: ambasciatore italiano a Mosca (1947-1951), Londra (1952-1954), Washington (1955-1961), Parigi (1961-1964) e segretario generale della NATO (1964-1971). Il piano generale dell'opera prevede l'edizione in quattro volumi di un'ampia selezione delle migliaia di pagine manoscritte.
Umberto Gentiloni Silveri insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Teramo. Tra le sue pubblicazioni: "L'Italia e la nuova frontiera. Stati Uniti e centro sinistra 1958-1965" (Il Mulino, 1998); "Conservatori senza partito. Un tentativo fallito nell'Italia giolittiana" (Studium, 1999); "Bombardare Roma. Gli Alleati e la città aperta (1940-1944)" (con Maddalena Carli, Il Mulino, 2007); "Sistema politico e contesto internazionale nell'Italia repubblicana" (Carocci, 2008).