Le settantadue ore di un viaggio a Roma in occasione del Giubileo dell’ammalato e delle persone disabili dello scorso giugno 2016.
Capita poche volte nella nostra vita che un viaggio ci rimanga talmente impresso nella mente e nel cuore da continuare a riviverlo dentro di noi per lungo tempo, di provare quella specie di “mal d’Africa” che non è solo nostalgia e ricordi ma è incapacità di staccarsi da quanto si è vissuto, di tornare ad essere quelli di prima.
Il contenuto di questo viaggio sono state le settantadue ore trascorse a Roma insieme a diecimila disabili ed ai loro accompagnatori con papa Francesco in occasione del Giubileo dell’ammalato e degli ammalati e delle persone disabili dello scorso giugno 2016.
Più che una cronaca è un percorso per episodi, immagini ed emozioni lungo quei tre giorni che hanno raccolto uomini e donne forse deboli ed imperfetti nel fisico o nella mente, ma carichi di gioia e di speranza.
In queste pagine c’è il racconto di un viaggio attraverso i loro occhi: non troverete dolore o rassegnazione ma vedrete invece rappresentate una forza ed una bellezza diverse.
"La nostra vita può essere sconvolta in un attimo, in un battito di ciglia, in modo doloroso e traumatico da una grave inattesa perdita. Non è altrettanto immediato trovare successivo significato alla nostra esistenza e reagire; in ogni caso se ne esce m qualche modo cambiati.
Attorno a questi due temi ruota questa testimonianza autentica. Meditare e scrivere un po' alla volta queste pagine mi ha permesso di rielaborare, dare valore e significato alla mia triste esperienza e al mio percorso successivo di prendere corpo…"
(dalla premessa dell'autore)