Senza diversità si muore. È questo il messaggio principale del libro che si potrebbe definire come un elogio scientifico della differenza, un itinerario attraverso la storia della scienza e l'attualità della vita quotidiana con un'impostazione scientifica e con un linguaggio chiaro e immediato. Da Gregor Mendel alla mappatura del DNA, dalla "macchinizzazione" della vita nella seconda metà dell'Ottocento al riduzionismo di fine Novecento, dai medici materialisti ai computer biologici e all'ingegneria genetica. Dopo aver ricostruito l'utilizzo del concetto di "purezza" con il suo corollario di controllo sociale e di allucinanti progetti di selezione eugenetica", l'autore descrive degli strumenti di cui si sono dotati gli esseri viventi per regolare la loro variabilità per la sopravvivenza, partendo dal DNA e dai suoi cambiamenti anche durante i singoli cicli vitali per arrivare a comprendere il vantaggio dell'essere ibridi. La diversità umana è osservata sia dal punto di vista della genetica delle popolazioni sia da quello della diversità acquisita durante la vita, a causa della presenza negli esseri umani di un cervello con caratteristiche diverse dagli altri primati. Vengono messe in luce numerose bugie genetiche che circolano nei mezzi di comunicazione di massa sui presunti singoli geni responsabili delle caratteristiche comportamentali umane e si adotta invece una visione che considera la biodiversità, l'interazione fra geni e ambiente culturale.
Il volume, che muove dalla descrizione dei meccanismi che regolano il delicato equilibrio alla base della vita e dai rischi che comporta la loro alterazione, offre un quadro completo del rapporto che esiste tra mercato globale, ricerca e applicazioni biotecnologiche, anche a partire dall'ultimo Wto di Cancun. Si illustrano i nuovi prodotti dell'ingegneria genetica, si fa il punto della normativa relativa ai sistemi di prevenzione dei rischi, si prospetta una nuova possibile coesistenza di filiere Ogm e non Ogm. Infine si offrono dati aggiornati, compresi quelli relativi ad alcuni insuccessi delle varietà Ogm, sul rapporto tra Ogm e agricoltura nel Sud del mondo.