Tasha e i suoi genitori vivono in Tibet. Il padre è un attivista politico che, attraverso volantini clandestini, si oppone
alla dominazione cinese. La vita nel villaggio è scandita da numerose regole, che è meglio non infrangere se si vuole rimanere vivi e liberi. Un giorno un uomo si dà fuoco nella piazza del mercato, in segno di protesta. In seguito a questo evento, il villaggio viene piantonato dai soldati cinesi e i genitori di Tasha vengono arrestati. La ragazza riesce a fuggire e, insieme all’amico Sam, decide di andare in India per chiedere aiuto al Dalai Lama. Accompagnati da due yak, i ragazzi attraverseranno l’Himalaya e affronteranno
i numerosi pericoli che si nascondono fra le montagne: nomadi spie dei cinesi, cecchini, ghiaccio, tempeste. Dopo mille peripezie giungeranno finalmente oltre il con ne. L’incontro con il Dalai Lama non sarà proprio come Tasha immaginava, perché il leader religioso nulla può per aiutare i conterranei. Ma la ragazza scoprirà che le azioni che ha compiuto finora sono state determinanti per la salvezza
di molti prigionieri, tra cui i suoi genitori, che finalmente riabbraccerà.