Un percorso di meditazione secondo la Spiritualità della croce.
“Semplificare la vita nell’Amore” amando il prossimo con lo stesso amore con il quale il Padre ama il Figlio, vale a dire con lo Spirito Santo: è l’invito che mons. Luis María Martinez, suo assistente spirituale, rivolge a Conchita Cabrera de Armida nel guidarla negli esercizi spirituali del 1926. Conchita li vive con il proposito di essere solamente di Dio, donarsi totalmente: “voglio essere vuota affinché solamente Tu mi colmi, mare immenso di tenerezza, misericordia e perdono”. Frutto di tale momento sono i presenti esercizi spirituali che Conchita compone nel 1926, documento di una nuova tappa per lei nel rapporto di intimità con Dio.
Il terzo amore proietta ai vertici della vita cristiana. Riferisce di un'unione molto alta, molto intensa che l'anima eletta sperimenta in momenti di intima e calda preghiera. Ai piedi del Tabernacolo, immersa in tenere comunicazioni d'amore, totalmente alienata da tutto ciò che sa di terreno, Conchita riceve la grande grazia del terzo amore, un amore pieno di candore eterno che avvolge l'anima e la santifica, la sublima e la compenetra delle tre Divine Persone. Con il felice possesso di questo amore unitivo e trasformante, in una resa incondizionata di cuore di madre, darà a Gesù le sue consolazioni materne, espierà i peccati dei sacerdoti indegni e farà al Padre la dolcissima offerta di Gesù immolato, che lo compiace e gli rende gloria.