
Questo libro si compone di parole e immagini, che vanno lette e guardate assieme, con lo stesso metodo: senza correre, sostando. Le parole di don Massimo Camisasca e le foto di Elio Ciol, in parte edite e in parte inedite, vogliono accompagnare. Sì, questa è l'espressione giusta, accompagnare, fare compagnia, indicare dentro e oltre le cose la luce che riscalda e illumina la strada.
Don Luigi Giussani è considerato «uno dei più importanti educatori del Novecento», che ha inciso profondamente nella vita del nostro Paese grazie alla fondazione del movimento ecclesiale di “Comunione e Liberazione” e alla vastissima produzione dei suoi scritti. Più che una biografia in senso classico,questa è una «biografia spirituale» di don Luigi Giussani con la quale farlo conoscere «a chi non l’ha conosciuto,a chi non ha avuto la fortuna di sentirlo parlare,di passare del tempo con lui o di leggere i suoi libri». Massimo Camisasca,che lo ha lungamente frequentato,ne delinea la figura attraverso la descrizione dell’opera e delle idee.
AUTORE
Massimo Camisascaè nato a Milano nel 1946.È stato ordinato prete nel 1975.Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo,di cui è superiore generale.Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Comunione e Liberazione. Le origini (1954-1968) (20012),Comunione e Liberazione. La ripresa (1969-1976) (2003), Comunione e Liberazione. Il riconoscimento (1976-1984) (2006),Il tempo che non muore (2001),La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio(2003) eQuesta mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune(2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana(2005),Sentieri d’Asia illuminati. Lettere ai missionari (2006),Il nuovo Occidente. Lettere ai missionari (2008).
La vita dell’uomo è essenzialmente vocazione, “chiamata”.
«Cè una voce nella mia vita» è il primo verso di una poesia di Giovanni Pascoli. Descrive qualcosa che accade a ciascuno di noi.
Qualcuno ci chiama, e il nostro nome risuona in ogni avvenimento, in ogni incontro, in ogni circostanza. Anche se a volte noi siamo distratti e non ce ne accorgiamo, questa voce cè, e, per poco che siamo vivi, la sentiamo.
Di fronte a questa chiamata, che sollecita drammaticamente la libertà del singolo, siamo invitati a rispondere ogni giorno, per incontrare Dio e non smarrire noi stessi.
Il libro raccoglie alcune pagine del diario di don Massimo Camisasca, scritte nel silenzio della propria camera, all'inizio del giorno. Le riflessioni di don Camisasca conducono il lettore per mano nel cuore della Chiesa e del suo mistero d'amore più profondo: quello di un Dio che si fa pane per il suo popolo in cammino.
Il volume raccoglie la corrispondenza di monsignor Massimo Camisasca, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo, con i giovani preti inviati in missione negli Stati Uniti e in Germania. Si completa così, dopo Sentieri d'Asia illuminati, un itinerario di due pubblicazioni che hanno voluto presentarci la nascita di nuove comunità nella Chiesa attraverso il resoconto dei protagonisti.
In occasione del Secondo anniversario della morte di don Luigi Giussani, avvenuta a Milano il 22 febbraio 2005, le Edizioni San Paolo propongono una edizione completa in cofanetto della storia di Comunione e Liberazione di Massimo Camisasca. I tre volumi ripercorrono le vicende del movimento ecclesiale, dalla sua nascita dal 1954 al 2005. In particolare: I volume, Comunione e liberazione: Le origini (1954-1968); II volume, Comunione e Liberazione: La ripresa (1969 -1976); III volume, Comunione e Liberazione 1976-1984: Il riconoscimento (1976-1984) Appendice 1985-2005. Cinquant’anni di storia italiana, civile ed ecclesiale, raccontati in modo piacevole e corredati di una ricca documentazione e fotografie.
Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, di cui è superiore generale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Comunione e Liberazione. Le origini (1954-1968) (20012), Comu nione e Liberazione. La ripresa (1969-1976) (2003), Comunione e Liberazione. Il riconoscimento (1976-1984) (2006), Il tempo che non muore (2001), La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003) e Questa mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005).
Il volume raccoglie le lettere fra monsignor Massimo Camisasca e i missionari della Fraternità San Carlo Borromeo in Siberia e a Taiwan. I diversi autori testimoniano la loro passione missionaria e il rapporto con la chiesa universale, anche attraverso le lettere con il loro superiore e con la Fraternità San Carlo Borromeo.
Le pagine che compongono questo libro nascono da lezioni dell’autore ai seminaristi e ai preti della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo di cui è superiore generale. Le riflessioni che le alimentano vertono su un tema di cui, oggi più che mai, si avverte l’urgenza: la speranza. Nelle parole di don Camisasca la speranza emerge come esperienza di necessità vissuta, poiché «se ciò che amiamo e in cui crediamo non fiorisce prima o poi nella speranza, cioè nella certezza che la giustizia si compie, la nostra esistenza rimane irrealizzata e a poco a poco si tinge di brutti colori. Questa è l’unica vera vecchiaia: non quella degli anni, ma quella dello spirito». La speranza non è dunque una chimera né un rifugio dalla realtà, proprio perché «sperare è imparare a vedere ciò che è veramente amabile e desiderabile dentro l’apparente banalità quotidiana, persino dentro la contraddizione. Sperare è intravedere nel presente il futuro di ogni cosa». La speranza è attuale, è possibile nella vita di ognuno di noi e intorno a noi. La speranza «accade nella vita di ciascuno innanzitutto come sguardo nuovo sulle persone più vicine: essa sa riconoscere nelle persone che Dio ci mette a fianco l’opera della sua grazia». La speranza, come fu per Pietro, Giovanni e Andrea con Gesù, è qualcosa che cresce e matura con il tempo, fino a diventare un pensiero abituale, «moto del cuore reso facile da una nuova natura. Proprio vivendo con Gesù, gli apostoli hanno imparato che cosa fosse la speranza per la loro vita, chi fosse la speranza per la loro vita».
Con questo terzo volume si conclude la storia del Movimento che ha attraversato gli ultimi cinquant’anni di storia contemporanea. In questo periodo, dal 1976 ad oggi, la storia di Comunione e Liberazione raggiunge la piena maturità ecclesiale con il riconoscimento concesso dal papa Giovanni Paolo II. Particolarmente profetico è il racconto del giorno dei funerali del Fondatore di CL, don Giussani, morto il 22 febbraio 2005, quando si diffuse la notizia di un nuovo aggravarsi delle condizioni del Papa. Fu un drammatico e singolare intrecciarsi di fatti: i due «amici» sembravano voler partire assieme e passare a Ratzinger, che il Papa aveva mandato come suo delegato a presiedere il rito funebre, il testimone per la corsa che continuava.
Ancora una volta la narrazione avvince il lettore, grazie alla ricca documentazione e alla piacevole sobrietà del racconto.
Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. L’incontro che ha segnato la sua vita è avvenuto a 14 anni al liceo Berchet, quando ha conosciuto don Giussani. Responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione, è stato anche presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica a Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all’Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università del Laterano a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi sul Matrimonio e la Famiglia con sede a Roma. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo di cui è superiore generale. Ha tenuto dal 1981, per molti mesi, la trasmissione radiofonica «Parole di vita», divenendo una delle voci più conosciute della radio italiana.