L'Occidente ha sempre inseguito il sogno di carpire i segreti della Cina, della sua prodigiosa vitalità e ricchezza. E la Cina non ha mai amato troppo l'interesse degli stranieri, ai quali ha spesso fatto credere ciò che volevano credere. Cosi, in un raffinato gioco di schermi e di specchi, è nato un altro paese: la Cina degli occidentali. Rappresentato bene da un nome - Cina - che viene utilizzato solo in Occidente. Di volta in volta, questa Cina immaginaria è stata terra di immense ricchezze (XVII secolo), modello di ogni buona amministrazione (XVIII), pronta all'Occidente e alla Cristianità (XIX), rivoluzionaria pacifica e virtuosa (negli anni della rivoluzione culturale maoista). Oggi quel paese appare interessato solo al denaro e all'economia. Ma esiste un'altra Cina, al di questo luogo sognato nello specchio occidentale? E come riconoscerla? Zhou Enlai non avrebbe dubbi, come disse a Henry Kissinger: "I misteri cinesi scompaiono in un solo modo, studiando".
Secondo un'antica leggenda, molto popolare a Damasco, la fine dei tempi segnerà anche la riconciliazione tra cristiani, ebrei e musulmani. Quel giorno, annunciato da eventi prodigiosi, Gesù scenderà sulla terra e comparirà sul minareto bianco della grande moschea degli Omoyyadi, che per questo è chiamato "il minareto di Gesù". Metafora della fine di un lungo conflitto, la leggenda fa da sfondo a dodici storie di vita, raccolte in Siria e poi rielaborate in questo volume da Stefano Cammelli. Ne emerge un affresco della società siriana che rivela un mondo ancora sospeso tra passato e presente, un singolare miscuglio di etnie e professioni religiose, tormentato dai conflitti eppur capace di inimmaginabili ricomposizioni.
Al momento della fondazione nel 1400, quando l'imperatore Yongle della dinastia Ming la scelse come capitale ricostruendola sulle rovine della Dadu mongola, Pechino aveva già un passato millenario ed era stata distrutta e ricostruita molte volte. Per molti secoli era stata fuori dai confini dell'impero cinese fino a diventare capitale di regni ostili alla Cina. La sua storia dunque è anche quella dei popoli che vissero oltre la Grande muraglia e che poi confluirono in parte nell'universo cinese fino a diventarne una delle molte anime. Questo studio ricostruisce queste vicende dagli albori barbarici dell'XI secolo a.C. sino alla fine dell'Ottocento, servendosi di fonti storiche, letterarie, archeologiche e artistiche.