"Le tre dissertazioni che compongono questa genealogia sono forse per espressione, intenzione e arte del sorprendere quanto di più inquietante sia stato scritto fino". Così, in "Ecce homo", Nietzsche definiva la potenza di pensiero messa in opera nelle tre parti che compongono la sua "Genealogia della morale", uno dei suoi ultimi scritti prima della discesa nel silenzio della pazzia che lo colse nel 1889. Libro inquietante, libro disturbante, libro che sovverte tutto il campo dei valori e delle credenze morali, è il lavoro più sistematico dell'opera nietzschiana, che dispiega tutta la grandezza e la novità dell'indagine genealogica, quel modo di interrogare le cose introdotto da Nietzsche che, alla vecchia domanda metafìsica "che cos'è?" applicata al campo dei valori, sostituisce la questione "che cosa significano i valori?", aprendo il pensiero al problema del senso dei valori relativamente alla loro origine. Accostarci alla lettura di questo testo, allora, per noi significa tenere saldo il filo dell'analisi nietzschiana nel pieno dello sconcerto prodotto da alcune sue tesi e orientarci alla scoperta di un pensiero critico lucido e appassionato capace ili guardare a fondo nel problema epocale del nichilismo.