Un lavoro part time da insegnante che svolge senza entusiasmo, un conto perennemente in rosso e nessuna donna: questa in poche parole la routine desolante di Ed. Eppure, persino essere a un punto morto ha i suoi vantaggi: almeno sai dove ti trovi. Stare impantanati fa meno paura che mettersi in discussione. E dire che per un momento Ed è stato un Bodhisattva, una persona che aiuta gli altri a trovare l'illuminazione, cioè a scoprire di poter diventare Budda. La pratica buddista lo aveva salvato in un momento di difficoltà, e per un po' lo aveva tenuto lontano dai guai. Da praticante, aveva persino ispirato Martin, un conoscente, a ricostruirsi una carriera. Non sapeva neanche dire quando la disillusione aveva preso il sopravvento. Poi, un giorno, le cose precipitano. Rapinato e minacciato da due bulli e salvato per coincidenza - ma esistono le coincidenze? - proprio da Martin, si ritrova catapultato in un vortice di drammi, fino a rischiare di perdere tutto. Si rivolge allora di nuovo a quei princìpi saggi e senza tempo, che quasi non si ricorda, e, applicandoli alla sua vita quotidiana, ne riscopre l'immenso valore. Ma anche la difficoltà. Perché la sola persona che può tirarlo fuori da quella sequenza nefasta di eventi in cui è intrappolato e cambiare il suo karma è anche la meno propensa a farlo: lui stesso.