Il clan Di Lauro è stato senza dubbio una delle più potenti cosche camorriste degli ultimi vent'anni: forte di centinaia di affiliati e grazie al controllo delle più importanti piazze, ha gestito a lungo i business della droga, dei cantieri e dell'estorsione in Campania. Luigi Alberto Cannavale, che ha lavorato per anni come pubblico ministero per contrastarne l'attività criminale, ci racconta la storia di questo sanguinoso clan, attraverso la voce di un pentito dell'organizzazione. Un'epopea iniziata negli anni Settanta tra le strade di Secondigliano, con le prime rapine di una banda di ragazzini diventati adulti a colpi di pistole, che in pochi anni, dopo aver eliminato le bande rivali, raggiungono un immenso potere, tra bische, cocaina e feroci regolamenti di conti. Negli anni recenti, sotto i colpi della magistratura, le retate, le confische, il declino è inesorabile, fino all'arresto dopo la faida di Scampia del 2004, del boss "Ciruzzo", lo pseudonimo romanzesco del capo clan Paolo Di Lauro. Un vero e proprio romanzo criminale con il respiro della grande narrazione e l'ambientazione, ben conosciuta, nella Campania raccontata da Roberto Saviano.