Il prof. Bruno Caon, esperto di storia locale, dopo un lungo lavoro di ricerca fra gli archivi della curia padovana ha trovato un documento, una visitationes, del 1695 dell'allora vescovo di Padova Gregorio Barbarigo dalla quale si desumerebbe l'esistenza in detta chiesa di due tele attribuibili a Tiziano e bottega. In conclusione, dopo ampie comparazioni con altri lavori sicuramente eseguiti da Tiziano nelle chiese di altre città venete, il prof. Caon ritiene che le tele oggetto del suo studio, siano attribuibili proprio, con buone motivazioni stilistiche, alla bottega del Tiziano e sono la parte rimanente di un insieme, smembrato nel tempo, che era posto sull'altare maggiore, con la rappresentazione centrale di un Crocifisso.
Il libro raccoglie proverbi della tradizione popolare veneta; in parte ricomposti in una stesura più comprensibile, levigando le varianti che hanno diversificato abitudini e anche la parlata familiare di paesi veneti, ciascuno con la propria individualità. I testi si accompagnano a immagini reali del mondo veneto di un tempo che questo libro vuol far rivivere negli aspetti più umani e profondi. Il libro è stato scritto e curato da Bruno Caon, esperto conoscitore del linguaggio popolare della regione.
La trilogia della civilta' contadina raccolta in un unico volume. Questa piccola enciclopedia contadina e' utile a chi ha vissuto quel periodo di serena e laboriosa convivenza, a chi l'ha solo sentito raccontare e a chi lo vuole conoscere.
Il volume raccoglie una nutrita serie di fatti, storie e ritratti di personaggi caratteristici della civilta contadina veneta del XX secolo. Dal mondo contadino del lavoro, della famiglia, della scuola, delle relazioni sociali e dell'amor di patria, sono qui riportate le voci piu sincere di un'atavica coscienza pregna di palpitante umanita. Fra gli originali appunti di storia, fanno spicco colorite figure paesane. Questo libro conclude la trilogia della civilta contadina" che raccoglie la tradizione orale e popolare, fatti, storie e personaggi singolari di quella societa ormai perduta. Una lettura utile a tutti, in particolare ai giovani di oggi e a quanti amano ricordare o riscoprire i valori di una civilta considerata quasi estinta: valoro che sono stati la "radice" e il presupposto di un progesso che fa del Veneto di oggi una regione all'avanguardia nello sviluppo. "
IL TESTO RACCOGLIE UNA NUTRITA SERIE DI ARGOMENTI RELATIVI ALLA TRADIZIONE CONTADINA NEI SETTORI PIU`VARI: RELIGIOSITA, MEDICINA, TRADIZIONI, LAVORI, GIOCHI, POESIE E PROVERBI. UNA TRADIZIONE DELLA QUALE PURTROPPO SI VA PERDENDO OGNI TRACCIA. Dalle immagini e dai luoghi di un tempo ormai passato riaffiora la nostalgia su cui s'ada gia sereno il pensiero: spaccati di vita, usi, costumi, tradizioni e sentenze dei nostri nonni e dei nostri padri. La nuova era multimediale, c on un grande colpo di spugna, ha cancellato tutto un passato contadino perdurato per molti secoli. Questo libro s i propone di conservare la memoria, mettendone in luce alcuni aspetti che hanno reso possibile quella serena convivenza in cui albergava la speranca che il giorno dopo fosse sempre migliore del presente. Aspetta al lettore la soddisfazione di scoprire quelle usanze e quelle abitudini che i due autori hanno raccolto a completamento di questa seconda opera, che e`la continuazione ideale della precedente: strasse,
Il libro illustra, sulla base di documenti storici, la vita e i personaggi del territorio. In occasione del 250 anniversario della Fiera di Arsego, istituita nel 1747 dal Doge Pietro Grimani, per la terza domenica di ottobre di ogni anno, questo libro illustra, sulla base di un'ampia documentazione storica, la vita e i personaggi del territorio, secondo le condizioni sociali, economiche, politiche, religiose del passato e del presente.