Data di pubblicazione: Giugno 2004
DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
€ 13,00
Massimo Caprara entra nel cuore della vita politica e culturale italiana quando la seconda guerra mondiale non è ancora finita. E da allora ne è insieme appassionato protagonista e insostituibile testimone. In un intenso e incalzante dialogo con Roberto Fontolan, Caprara racconta la "storia di una coscienza", la sua, che come in una soggettiva cinematografica attraversa le stanze della nostra storia per restituirci volti e atmosfere, parole ed eventi con straordinaria, drammatica immediatezza. Ma c'è di più. Il libro non è "soltanto" un vibrante racconto storico-politico, ma l'itinerario sofferto di chi, cercando l'ideale, ha trovato il suo contrario, l'ideologia.
GLI AUTORI
Massimo Caprara ha da poco passato gli ottanta anni. A partire dal 1944 è stato per circa vent'anni segretario di Palmiro Togliatti, ha vissuto dall'interno gli avvenimenti fondamentali della storia del Pci. Sindaco di Portici, è stato Deputato alla Camera dal 1953 al 1973, avendo inoltre ricoperto il ruolo di segretario del Gruppo parlamentare e responsabile regionale per la Campania. Nel 1969 viene radiato dal Pci assieme al gruppo del Manifesto di cui è uno dei fondatori. Giornalista professionista ha diretto l'"Illustrazione Italiana". E' attualmente collaboratore de "Il Giornale". Ha pubblicato i seguenti volumi: I Gava (Feltrinelli 1975), L’attentato a Togliatti (Feltrinelli 1978), Ritratti in rosso (Rubettino 1989), L’inchiostro verde di Togliatti (Simonelli 1996), Quando le botteghe erano Oscure (il Saggiatore 1997), Togliatti, il Komintern e il gatto selvatico (Bietti 1999), Paesaggi con figure (Ares 2000), Gramsci e i suoi carcerieri (Ares 2001). Nel 2002 è stato nominato consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul "dossier Mitrokhin".
Roberto Fontolan è nato nel 1956. Vissuti i primi infuocati anni ’70 al liceo milanese Berchet (il "liceo rosso"), fin dai tempi dell’università si è dedicato al giornalismo. Un’avventura cominciata alla radio ("Supermilano", una emittente libera milanese) e proseguita poi al settimanale "Il Sabato", al quotidiano "Avvenire", alla Rai, dove ha ricoperto diversi incarichi tra cui la direzione del Centro di Produzione di Milano e la vicedirezione del Tg1, alla televisione del gruppo "Sole 24ore", della quale è stato direttore fino al dicembre 2003. Ha realizzato numerosissimi reportage e inchieste in Italia e all’estero, ha curato e organizzato programmi televisivi, ha lavorato nelle pubbliche relazioni e nell’organizzazione culturale. Attualmente si occupa di nuovi progetti di comunicazione e svolge attività di consulenza. E’ docente presso il master di giornalismo all’Università Cattolica di Milano.
Massimo Caprara entra nel cuore della vita politica e culturale italiana quando la seconda guerra mondiale non è ancora finita. E da allora ne è insieme appassionato protagonista e insostituibile testimone. In un intenso e incalzante dialogo con Roberto Fontolan, Caprara racconta la "storia di una coscienza", la sua, che come in una soggettiva cinematografica attraversa le stanze della nostra storia per restituirci volti e atmosfere, parole ed eventi con straordinaria, drammatica immediatezza. Ma c'è di più. Il libro non è "soltanto" un vibrante racconto storico-politico, ma l'itinerario sofferto di chi, cercando l'ideale, ha trovato il suo contrario, l'ideologia.
GLI AUTORI
Massimo Caprara ha da poco passato gli ottanta anni. A partire dal 1944 è stato per circa vent'anni segretario di Palmiro Togliatti, ha vissuto dall'interno gli avvenimenti fondamentali della storia del Pci. Sindaco di Portici, è stato Deputato alla Camera dal 1953 al 1973, avendo inoltre ricoperto il ruolo di segretario del Gruppo parlamentare e responsabile regionale per la Campania. Nel 1969 viene radiato dal Pci assieme al gruppo del Manifesto di cui è uno dei fondatori. Giornalista professionista ha diretto l'"Illustrazione Italiana". E' attualmente collaboratore de "Il Giornale". Ha pubblicato i seguenti volumi: I Gava (Feltrinelli 1975), L’attentato a Togliatti (Feltrinelli 1978), Ritratti in rosso (Rubettino 1989), L’inchiostro verde di Togliatti (Simonelli 1996), Quando le botteghe erano Oscure (il Saggiatore 1997), Togliatti, il Komintern e il gatto selvatico (Bietti 1999), Paesaggi con figure (Ares 2000), Gramsci e i suoi carcerieri (Ares 2001). Nel 2002 è stato nominato consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul "dossier Mitrokhin".
Roberto Fontolan è nato nel 1956. Vissuti i primi infuocati anni ’70 al liceo milanese Berchet (il "liceo rosso"), fin dai tempi dell’università si è dedicato al giornalismo. Un’avventura cominciata alla radio ("Supermilano", una emittente libera milanese) e proseguita poi al settimanale "Il Sabato", al quotidiano "Avvenire", alla Rai, dove ha ricoperto diversi incarichi tra cui la direzione del Centro di Produzione di Milano e la vicedirezione del Tg1, alla televisione del gruppo "Sole 24ore", della quale è stato direttore fino al dicembre 2003. Ha realizzato numerosissimi reportage e inchieste in Italia e all’estero, ha curato e organizzato programmi televisivi, ha lavorato nelle pubbliche relazioni e nell’organizzazione culturale. Attualmente si occupa di nuovi progetti di comunicazione e svolge attività di consulenza. E’ docente presso il master di giornalismo all’Università Cattolica di Milano.