La ricerca degli aspetti eschilei che non conosciamo ci conduce, in un lungo itinerario, a indagare quei miti che solo il primo dei grandi tragediografi ci racconta. è così che il pensiero e la scenografia riflettono l'incontro tra tesi conosciuti e testi frammentari nella speranza che la drammaturgia del ventunesimo secolo sappia riappropriarsi almeno di quegli artifici teatrali che Eschilo ci riserva al di là di quanto possiamo immaginare. Lo sviluppo del mito nell'epica e nella lirica dai micenei all'avvento di Pericle accompagna questo avventuroso percorso.
Tra le opere di Euripide, sono giunte fino a noi un numero di tragedie tale da offrire un'immagine abbastanza vasta del rapporto tra letteratura e società ad Atene nella seconda metà del V secolo a.C. Sono opere composte durante il trentennio in cui Atene visse in un permanente conflitto con Sparta, che non possono non risentire del clima in cui la città più importante della Grecia vide morire tanti giovani. Questo volume vuole offrire uno spunto per capire come la visione poetica euripidea vada di pari passo con la storia della sua città: un saggio in cui si intrecciano poesia e vita sociale, politica e linguistica a formare un quadro completo e dettagliato dell'Atene periclea.