Dio chiama l’uomo e la donna a un’esperienza di amore, di donazione totale di se stessi. La Chiesa propone questa rivelazione sulla persona umana e sul senso dell’esistenza. Questo significa “Vangelo della famiglia”. Ma è ancora una bella e gioiosa notizia quello che la Chiesa annuncia sul matrimonio e la famiglia? La Chiesa, con la sua riflessione teologica e l’azione pastorale, come può confrontarsi con teorie e prassi che propongono una visione diversa dell’uomo, del matrimonio e della famiglia?
Questo testo tenta di rispondere a questi interrogativi attraverso alcuni contributi di relatori noti e apprezzati per competenza teologica ed esperienza pastorale.
Il matrimonio/famiglia è una realtà iscritta profondamente nella natura dell’essere umano: è anzitutto un dono consegnato da Dio all’uomo e alla donna, quale immagine dell’amore trinitario. Nonostante le fragilità umane, questo dono risplende alla luce della rivelazione divina come bellezza dell’amore divino, perché con il sacramento del matrimonio è elevato dalla grazia che Gesù Cristo dona alla sua Chiesa, sua sposa.
Questo libro, dice l'autore nella sua Introduzione, è un omaggio affettuoso e riconoscente al grande Aquinate, di cui abbiamo voluto mettere in risalto soprattutto il suo magistero dottrinale, sollecitati in questo da alcune affinità: il condividere lo stesso ideale di vita religiosa (l'ordine domenicano) che ha come programma apostolico la predicazione della verità; il fatto di svolgere la stessa attività di docenza e di ricerca teologica di cui egli è esemplare e sommo maestro; il trovare in lui una consonanza di metodo, di princìpi, di dottrina vivamente raccomandati dalla Chiesa, maestra di verità (p. 7).
L'insegnamento di Gesù sul matrimonio, riferito dai Vangeli e interpretato dall'apostolo Paolo, costituisce il fondamento irrinunciabile della dottrina della Chiesa sulla sacramentalità e l'indissolubilità dell'unione coniugale. Di fronte a dubbi e incertezze a riguardo, si avverte il bisogno di interrogare la tradizione della Chiesa, in particolare quella antica, per verificare quale sia stata la dottrina e la prassi ecclesiale dei primi secoli. La Chiesa antica come ha interpretato, attuato e codificato le parole di Cristo relative al ripudio per adulterio? In altri termini: è lecito un nuovo matrimonio dopo il ripudio o il divorzio per adulterio? La Chiesa antica è stata "divorzista" o "indissolubilista"? Sono domande ancora attuali, su cui sta riflettendo il Sinodo dei vescovi che è in corso in questi giorni.
Rivista monografica quadrimestrale di teologia, n. 2/2012. La sacramentalità dell'ordine è un dato certo della fede cattolica; ma è opportuno mostrare, attraverso un percorso storico-teologico, come si è giunti a determinare la natura di questa sacramentalità, quali misteri essa qualifica e qual è il loro reciproco rapporto.
Rivista monografica quadrimestrale, n. 1/2011. Il paradosso della fede tutto concorre al bene. Talvolta la fede pare contraddire ogni logica razionale. E' questo il 'paradosso della fede': essa afferma delle verità, in apparente contrasto con l'esperienza umana, che risultano profondamente rasserenanti. La fede ci assicura che nulla di quanto accade avviene a caso; che nulla è radicalmente contro il nostro bene, tranne il peccato che noi stessi compiamo; che Dio sa orientare anche il male al nostro bene...
Da sempre il male è un problema che tormenta la mente e la coscienza dell’uomo; un enigma che accompagna in modo inquietante la nostra vita. Che cos’è il male? Perché esiste il male? Ha una causa?
Il male come si rapporta al bene? Se esiste Dio, che è il Bene assoluto, come può esserci il male? Quale rapporto c’è tra il male e la divina provvidenza? Il male può avere un fine positivo?
Il presente studio intende illustrare il pensiero filosofico-teologico di Tommaso d’Aquino, nella persuasione di trovare nelle sue sapienti risposte una qualche luce al mistero del male.
La sorte dei bambini morti senza battesimo continua ad essere un problema dibattuto e di grande attualita in ambito ecclesiale. Uno studio sulla proposta elaborata dalla teologia medievale, del limbo. N. 1/gen-feb 2006. La questione scoppiata con forza nel contesto della crisi pelagiana, trovo in Agostino una risposta ampiamente condivisa dalla riflessione teologica medievale, fino alla grande scolastica. L'esclusione dal regno dei cieli dei bambini morti senza battesimo, e quindi macchiati del peccato originale, appariva una soluzione consona alla divina rivelazione. In seguito, si approfondi maggiormente il problema giungendo ad una soluzione innovativa: il limbo. E' stata questa la nuova risposta della teologia scolastica. Un'opinione teologica che da un lato riproponeva la situazione intermedia rifiutata a suo tempo da Agostino in polemica con il pelagianesimo, e dall'altro esplicitava gli elementi presenti nel pensiero agostiniano. Il presente studio mostra la genesi di questa proposta: come ci raccordi alla posizione agostiniana e la superi; quali siano le ragioni che la supportano; quale sia il suo valore teologico e la sua attualita.
Questo saggio ripercorre il pensiero di Cipriano circa problemi dibattuti, allora come oggi: il rapporto tra Chiesa ed episcopato, la funzione dell'episcopato nella Chiesa, il tema della collegialita episcopale La figura di San Cipriano, per l'antichita della sua testimonianza e la profondita del suo pensiero teologico, ha sempre suscitato grande interesse non solo in ambito cattolico ma ecumenico. Il presente saggio approfondisce il ministero del vescovo nella Chiesa secondo la teologia ciprianea, toccando importanti e difficili temi ecclesiologici: il rapporto tra Chiesa ed episcopato, la funzione dell'episcopato nella Chiesa, il tema della collegialita episcopale, il rapporto tra la collegialita episcopale e il primato" del vescovo di Roma. Nel contempo si intende cogliere l'animo pastorale di questo grande vescovo nel suo alto e impegnativo servizio alla Chiesa. "
Le norme e gli insegnamenti di carattere morale e giuridico riguardanti l'amministrazione dei sacramenti presentati da Richard Il Povero", un vescovo inglese del XIII secolo. " Riccardo Il Povero" nella prima meta del '200 fu vescovo di importanti diocesi inglesi come Salisbury e Durham. Egli ci ha lasciato un'opera, Le Costituzioni Sinodali, che e una raccolta di documenti di vari Concili e Sinodi che egli ha divulgato e adattato per la sua diocesi. Non e un organico trattato teologico, quindi, ma un insieme di norme di carattere canonico-pastorale destinato ai fedeli inglesi. "
Il problema dei bambini morti senza battesimo e sempre stato al centro di complesse questioni religiose ma anche umane e ha impegnato molti dei maggiori teologi della Chiesa. In questo testo viene esposta in forma chiara e sintetica la posizione teologica di S.Agostino su questo. Il problema dei bambini morti senza battesimo e sempre stato fonte di dibattiti nella Chiesa cattolica. Questi bambini sono colpevoli del solo peccato originale, cioe peccatori di Adamo". Sant'Agostino e stato il Padre della Chiesa che si occupo esplicitamente della questione; il vescovo di Ippona fu spinto a cio anche dalla teoria di Pelagio che si opponeva alla condanna dei bambini morti senza battesimo. P. Attilio Carpin presenta in questo studio il sorgere e lo sviluppo di questa dibattuta questione esponendo la tesi pelagiana e quella molto piu rigorosa di Sant'Agostino. Nell'ultimo capitolo vengono esposte le dottrine di alcuni teologi, come Fulgenzio di Ruspe e Isidoro di Siviglia. "