Data di pubblicazione: Luglio 2010
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 16,00
Con il golpe militare del settembre 1973, che mette fine al governo e alla vita di Salvador Allende, il Cile imbocca la strada terribile della dittatura. E per migliaia di democratici cileni comincia la strada obbligata e dolorosa dell'esilio. Tra questi esuli cileni, i più famosi diventano i componenti del gruppo musicale degli Inti Illimani, che portano in Europa e in Italia la sonorità, la magia e la malinconia della musica andina, insieme al messaggio della loro resistenza irriducibile al fascismo e all'autoritarismo, della loro instancabile lotta per la democrazia e per i diritti umani. Uno che li conosce bene, anzi benissimo - Eduardo Mono Carrasco, un altro esule - racconta in questo libro per la prima volta la lunga avventura degli Inti Illimani, visti da vicino. Carrasco è infatti l'artista di murales che illustra i concerti degli "Inti Illimani Histórico" con le sue opere realizzate in diretta, create mentre loro suonano e cantano. Come succederà dal prossimo luglio 2010, con la nuova tourneé italiana dello storico gruppo. Come quando, il 6 settembre 1975, due anni dopo il colpo di Stato a Santiago, insieme a Pilar, Cucho e Fernando, componenti della "Brigada Muralista Pablo Neruda", Carrasco realizzò il suo murale nell'imponente scenario dell'Arena di Verona: "Le bandiere cilene apparivano ovunque, gruppi di persone arrivate dai luoghi più lontani gridavano e cantavano El pueblo unido jamas será vencido, altri applaudivano e cantavano canzoni di libertà e della resistenza italiana. Poi, nel buio dell'Arena, una luce, una sola luce, illumina Joan, la vedova di Victor Jara. Il poeta cantautore, l'undici settembre del 1973, era stato catturato e rinchiuso nello stadio Chile di Santiago. Rinchiuso e poi ucciso non prima di avergli tagliato le mani (mani con cui suonava la chitarra), in segno di spregio".
Con il golpe militare del settembre 1973, che mette fine al governo e alla vita di Salvador Allende, il Cile imbocca la strada terribile della dittatura. E per migliaia di democratici cileni comincia la strada obbligata e dolorosa dell'esilio. Tra questi esuli cileni, i più famosi diventano i componenti del gruppo musicale degli Inti Illimani, che portano in Europa e in Italia la sonorità, la magia e la malinconia della musica andina, insieme al messaggio della loro resistenza irriducibile al fascismo e all'autoritarismo, della loro instancabile lotta per la democrazia e per i diritti umani. Uno che li conosce bene, anzi benissimo - Eduardo Mono Carrasco, un altro esule - racconta in questo libro per la prima volta la lunga avventura degli Inti Illimani, visti da vicino. Carrasco è infatti l'artista di murales che illustra i concerti degli "Inti Illimani Histórico" con le sue opere realizzate in diretta, create mentre loro suonano e cantano. Come succederà dal prossimo luglio 2010, con la nuova tourneé italiana dello storico gruppo. Come quando, il 6 settembre 1975, due anni dopo il colpo di Stato a Santiago, insieme a Pilar, Cucho e Fernando, componenti della "Brigada Muralista Pablo Neruda", Carrasco realizzò il suo murale nell'imponente scenario dell'Arena di Verona: "Le bandiere cilene apparivano ovunque, gruppi di persone arrivate dai luoghi più lontani gridavano e cantavano El pueblo unido jamas será vencido, altri applaudivano e cantavano canzoni di libertà e della resistenza italiana. Poi, nel buio dell'Arena, una luce, una sola luce, illumina Joan, la vedova di Victor Jara. Il poeta cantautore, l'undici settembre del 1973, era stato catturato e rinchiuso nello stadio Chile di Santiago. Rinchiuso e poi ucciso non prima di avergli tagliato le mani (mani con cui suonava la chitarra), in segno di spregio".