L'ultima cena, ma anche le ultime cene popolari di pievi e chiesette dove compaiono strani cibi dimenticati. Cene poetiche, surrealiste, aristocratiche e capitaliste. Banchetti elettorali e pranzi storici, tavoli di caffè ai quali s'incontrano poeti, romanzieri, musicisti e rivoluzionari. Il Carnevale e la Quaresima. Ristoranti accesi nella notte tra Camargue e periferia americana, locande e osterie, mercati, feste, cucine, sale da pranzo... I ricettari di Andy Warhol e le "caricature" di Hogarth. Ritraendo nature morte, convivi, luoghi e protagonisti del cibo la pittura ha raccolto infinite storie, ognuna delle quali è un'istantanea, un piccolo mondo cristallizzato.
È possibile ignorare la tecnologia e, grazie a questo, diventare invisibili? La scomparsa di un orologiaio, che vive appartato in un'antica casa del centro di Torino, passerebbe inosservata se non giungesse una lettera all'unico abitante del quartiere col quale, talvolta, conversava. Cosa nascondeva il suo stile di vita monacale? Perché un professore universitario e un diplomatico inglese decidono di andare alla sua ricerca? Dove li condurranno le tracce di persone senza identità che vivono ai margini dell'esistenza? Attorno ad un simbolo che non trova collocazione, l'enigma si rivela per cerchi concentrici. Strumenti insoliti dell'indagine sono l'amore per la musica, i segreti dell'arte tipografica, il vagabondare per luoghi dimenticati. I frammenti così raccolti compongono un mosaico non solo virtuale e letterario. Anton Ivanovic, Joshua Momigliano, Brian Crain, Beatrice Della Rocca sono pedine di una partita giocata a lungo in un'atmosfera sospesa, il cui esito ha però la scabrosa evidenza del reale.