Tra la fine del 1968 e gli inizi del 1969 Carretto ha trascorso alcuni mesi di preghiera e di raccoglimento nel deserto: li' e' nato questo suo libro. E' tutto un richiamo forte, vissuto, sofferto, alla vita di preghiera.
Un classico della spiritualità nella sua diciannovesima edizione. Il testo è curato da Carlo Carretto, con una prefazione di Divo Barsotti. I racconti", stampati per la prima volta nel 1881, oggi sono divenuti il libro più conosciuto e diffuso della spiritualità russa. Libro strano, senza riscontro, di cui non si sa dire con precisione né dove, né quando fu scritto, né chi lo abbia composto. L'immediatezza del linguaggio parlato, la ricchezza delle scene, l'ingenuità del racconto, la sincerità della testimonianza di un'esperienza rara di vita mistica, fanno di questo libro un unico in tutte le lingue del mondo. "
«Dio è una Presenza autonoma davanti a te, come la tua davanti all'Amico, lo Sposo davanti alla Sposa, il Figlio davanti al Padre, o è solo presente nelle cose e quindi nella cosa più grande e interessante che è l'uomo? Dio lo puoi incontrare come Persona sulla tua strada, prostrarti davanti a Lui come Mosè davanti al roveto ardente, sentire la sua carezza come Elia sull'Oreb, sperimentare la sua Presenza come i profeti nell'oscurità e nell'intimità del Tempio, o no? Insomma, Dio è il Dio della trascendenza e quindi il Dio della preghiera, il Dio dell' al di là delle cose, o è solo il Dio dell'lmmanenza che si rivela a te solo nella evoluzione della materia, nella dinamica della storia o nell'impegno di liberazione dell'uomo? Qui sta il vero problema di oggi che, come sempre, è un problema di scelta. Azione o preghiera, rivoluzione o contemplazione? Senza tener conto che, come sempre, il peccato non è in ciò che si fa, ma in ciò che si omette. Gesù pronuncia nel Vangelo una frase dura: "Senza di me non potete far nulla (Gv 15,5). Ma chi è questo Gesù che ha il coraggio di dire agli uomini di tutti i tempi queste parole? È uno dei personaggi vissuto nel tempo, scomparso con la morte e semmai presente agli uomini col suo insegnamento, o è, come lo chiama Pietro sotto l'azione dello Spirito, "Il Figlio del Dio vivente" (Mt 16, 16)? E se è vivente, come viene a me che sono vivo? Viene a me come Persona, o viene a me con una sua frase pronunciata duemila anni fa e trasmessaci dagli Apostoli nel Vangelo? Ecco il problema» (dall' Introduzione).
Carlo Carretto è nato nel 1910 in Piemonte. Dopo aver compiuto gli studi laureandosi in filosofia, dal 1936 al 1952 militò nell'Azione Cattolica divenendo Presidente Nazionale dei Giovani. Nel 1954 entrò nella Congregazione dei Piccoli Fratelli del Padre Carlo di Foucauld. Dopo un decennio di permanenza nel deserto del Sahara rientrò in Italia fondando a Spello sulle pendici del Subasio un centro di preghiera. Se gli si chiede: "Conta ancora il deserto? Conta di più l'impegno nella città?", risponde: "Conta la comunicazione vitale appassionata continua con Dio".Nella Babele del mondo di oggi, nella diaspora della Chiesa militante è questo il modo di vivere la preghiera. I suoi libri e le sue parole hanno la capacità di infondere speranza ai giovani e non solo ai giovani. Questo ultimo libro sul mistero del dolore non mancherà di aiutare i più provati e chi cerca di penetrare nel profondo il significato dell'esistenza dell'uomo sulla terra.
"Quando crediamo possiamo volare, quando speriamo possiamo trovare fiori ovunque e quando amiamo avvertiamo il cielo più vicino. Auguro ai miei lettori di vivere questa straordinaria avventura che li porterà fuori da ciò che è al fondo di ogni nostro peccato: la paura." (Carlo Carretto)
Il saggio è stato scritto per i fidanzati nel dopoguerra, periodo in cui premeva l'attenzione verso i problemi della fede e dell'esistenza umana, soprattutto nei confronti della gioventù cristiana. Per la prima volta veniva posto l'accento sull'amore coniugale ed il matrimonio come forma di vocazione alla pari di una speciale consacrazione. Meditazioni sulla famiglia, il matrimonio, i figli, la casa che rimangono straordinaria testimonianza del valore dell'amore coniugale, arricchite in questa nuova edizione dal contributo introduttivo di Giorgio Campanini e da un testo inedito di Carlo Carretto del 1952.
«Io, Francesco», una delle ultime gioiose fatiche di fratel Carlo Carretto, fa del Poverello di Assisi il biografo di se stesso. L'«espediente» letterario di quest'opera, scritta con stile inconfondibile e avvincente, si rivela particolarmente efficace per esprimere l'animo del Santo e i suoi sentimenti. Emergono e si evidenziano alcuni messaggi che rivivono ai nostri giorni con sorprendente attualità: la forza risolutiva della non-violenza, il rispetto per il creato e le creature, la povertà vista come imitazione di Cristo e forza liberatrice, l'amore per la Chiesa pur conoscendo la debolezza e l'infedeltà degli uomini che la compongono'Un libro fatto per ognuno che possa trovare una risposta alle proprie ansie profonde, alle generose aspirazioni del cuore, alle proprie esigenze di autenticità e di cristiana coerenza.
Destinatari
Chi, nella continua caduta di miti, cerca al giorno d'oggi un richiamo e un invito ai valori perenni, umani e cristiani.
Autore
CARLO CARRETTO (1910-1988), professore, scrittore e laico religiosamente attivo, divenne nell'ultimo trentennio della sua vita fratel Carretto, tra i 'Piccoli Fratelli di Gesù' del Servo di Dio Carlo de Foucault. Dopo un'esperienza eremitica nel Sahara di 10 anni (1952-62) fondò una Comunità di preghiera e di accoglienza a Spello. Fu uomo forte di pensiero e di fede, di amore a Dio e alla Chiesa.
Carlo Carretto (Alessandria, 2 aprile 1910 – Spello, 4 ottobre 1988) è stato un religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e gli hanno creato una schiera di lettori e di amici in molti Paesi del mondo. La sua profonda interiorità non lo isolava dal mondo e dai suoi problemi, ma anzi lo spingeva ad interessarsene in spirito di "profezia" e di servizio.
L'esperienza del dolore accomuna tutti gli esseri umani. La penna di Carretto accompagna il lettore a indagarne il mistero, a penetrare il significato più profondo dell'esistenza dell'uomo sulla terra. Egli trarrà sicura consolazione da questo percorso, che si conclude con un piccolo impegno di preghiera distribuito su tre giorni, seguendo l'esempio di tre grandi donne: Marianela García Villas, Benedetta Bianchi Porro e Veronica Giuliani.