Il sottile confine tra la vita e la morte è l'orizzonte in cui si colloca il racconto in prima persona della degenza in ospedale dell'autore, disabile grave. La relazione con il personale sanitario l'arduo cammino verso un ascolto reciproco, le scelte drammatiche prese in pochi minuti, l'autocomprensione di sé sono lo sfondo per una narrazione sospesa tra il buio e la luce, densa di sentimenti, capace di arrivare al cuore dell'esistenza di ognuno. Una testimonianza profonda e coinvolgente di una particolare <<guarigione>>, giunta inaspettata affrontando con tenacia le avversità, accettando con serenità i propri limiti.