Da oltre quarant'anni Silvio Cattarina vive ed è impegnato con ragazzi difficili, sfortunati, che approdano a L'Imprevisto, un gruppo di comunità e centri terapeutici che hanno sede a Pesaro. Queste pagine sono al tempo stesso una testimonianza e una riflessione sull'esperienza di chi quotidianamente è in dialogo con i giovani, vittime «dell'insignificanza, della distrazione, della prestazione, del denaro; sferzati e abbattuti dalla bufera dell'immediato, dell'istinto, dell'effimero! È una guerra». Proprio la rinascita di tanti giovani che hanno fatto un cammino nella Comunità rende emblematica l'esperienza de L'Imprevisto. Essa mostra che l'emergenza educativa chiede adulti «dal cuore grande, capaci di accoglienza, aperti alla misericordia. Insomma, occorre l'educazione, una rinnovata capacità educativa dell'intera società». I testi qui raccolti sono come una sinfonia. I temi si rincorrono, sono ripresi, ogni volta con sfumature nuove, suggeriti talora da fatti accaduti, oppure proposti in maniera più articolata in occasione di interventi pubblici. Ciò che li accomuna sono la commozione e la passione per il destino dei giovani perché si compia in loro la grande promessa della vita. Prefazione di Franco Nembrini.
«Sono sempre stato con i tossici, sono cresciuto e invecchiato con loro, non sono mai andato da nessun’altra parte, è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato, mi hanno insegnato tutto loro, guai a chi me li porta via…
Sono essi l’imprevisto della mia vita, l’imprevisto, un’eccedenza della realtà, una sovrabbondanza di grazia che ci viene incontro avvolgendoci di meraviglia.
Anche il male e il dolore – in un certo senso – sono una sovrabbondanza, uno straripante bisogno d’amore.
Nel dolore e nella sofferenza vive un mistero da guardare, di fronte al quale inginocchiarsi e chinare il capo».
Silvio Cattarina
Introduzione di Gianfranco Sabbatini
Postfazione di Giorgio Vittadini