Nel suo "essere predicatore", come è ben ricordato dalla presente biografia, c'è un tratto distintivo del- la persona di padre Maurizio di Gesù Bambino OCD, non tanto legato, fattualmente, solo al lavoro della predicazione, quanto piuttosto, e in modo ben più significativo, a quell'urgenza interiore di "far vedere" in ogni modo (qui sta l'essenza del- la predicazione) l'opera di Dio, aiutare altri a riconoscerla, mostrarla nelle proprie scelte personali e allo stesso tempo mettersi al suo servizio perché la fantasia di questa volontà di Dio di incontrare ciascun uomo e ciascuna donna perché la loro vita sia salva, potesse dispiegarsi nel modo più ampio possibile.
Le società moderne sembrano raccontarci un presente perpetuo, privo di legami con il passato, con la genesi stessa della natura umana. Poi, d'improvviso, la vita pone spalle al muro: una malattia, un padre o una madre cronici a casa, una patologia neurodegenerativa. In quel momento si diventa «utenti», «pazienti in fase terminale», scoprendosi deboli e precari, incapaci persino di chiedere aiuto. È lì che il cortocircuito diventa evidente ed è la società che va in crisi, non solo una persona o una famiglia. Non dobbiamo aspirare alla costruzione della città ideale, ma piuttosto tendere la mano laddove, dal basso, in modo sussidiario, si è riusciti a declinare bisogni e fragilità dentro percorsi in cui relazione, empatia e accompagnamento sono diventati strumenti eletti dell'agire. Questo libro è una narrazione di senso dell'assistenza domiciliare. Le sue storie vogliono proporre il racconto delle metamorfosi in atto, le pratiche di accoglienza. Modalità e percorsi che vedono la casa, il domicilio, come luogo della cura. Uomini e donne, giovani e anziani, che si incontrano, si raccontano, compiono assieme, dentro una reciprocità non scontata, passi condivisi, gesti che costruiscono la comunità.
Il cuore di questo libro è un viaggio, anzi due viaggi compiuti da Alberto Pezzi e sua moglie Raffaella attraverso l'Europa al seguito delle reliquie di Zelia e Luigi Martin, genitori di santa Teresa di Lisieux, canonizzati nel 2015 da papa Francesco. A raccontarli a Fabio Cavallari - laico curioso e sensibile al trascendente - è lo stesso Pezzi, ingegnere romagnolo, uomo di fede e professionista nel settore delle costruzioni. Avventura sorprendente, ricca di incontri e rivelazioni, ma anche peregrinatio dentro il cammino della verità che ognuno di noi compie nella propria esistenza, che sia credente o no. Alternando vicende di vita e riflessioni spirituali, il libro si rivela, pagina dopo pagina, come un'esperienza aperta sulle domande che la trascendenza porta sempre con sé. Accanto a esse, il desiderio del confronto con gli altri, di vivere la vita ascoltando e facendosi carico della sofferenza e dell'esclusione. È una struggente domanda laica quella che emerge dal dialogo fra Pezzi e Cavallari: l'uomo ha bisogno di una presenza accanto a sé, ha bisogno di uscire dalla solitudine, dall'isolamento, verso orizzonti che gli sono sconosciuti, come fecero i genitori di Teresa e come testimoniano i protagonisti di questo libro.
L'Hospice dell'ospedale Luigi Sacco di Milano è una struttura sanitaria esemplare, specializzata nell'assistenza ai malati oncologici in fase avanzata. Oltre che alla terapia del dolore, gli operatori si dedicano con particolare impegno al sostegno psicologico, religioso e sociale. Le pagine di questo libro nascono dalle esperienze vissute in dieci anni di lavoro e raccolgono storie di pazienti e di chi - medici, infermieri, operatori sanitari - li accompagna. I racconti degli uni si specchiano in quelli degli altri e testimoniano l'importanza di un approccio medico fondato sulla persona e sulla relazione umana, prima ancora che sulla patologia, che permetta ai malati di far emergere la propria personalità e il proprio vissuto. E non è la morte, come ci si potrebbe aspettare, ad avere l'ultima parola. Tra le pieghe di queste vicende, è la vita che vuole essere narrata nelle sue infinite manifestazioni. "Non accompagniamo nessuno alla morte. Sino a quando si vive, si accompagna alla vita", ripetono le volontarie dell'Hospice. Il loro esempio sarà utile a chiunque operi in campo sanitario e nel sociale, là dove il confronto con la malattia genera spesso sconforto e rinuncia, ma sfida anche ciascuno di noi a un duro confronto sul significato dell'esistenza. Prefazione di Aldo Trento.
Vale la pena vivere così? È dignitoso?
Massimiliano ha trascorso dieci anni della sua esistenza in coma. Alcuni medici lo hanno definito un «tronco morto», un vegetale senza alcuna possibilità di recupero. La sua famiglia lo ha tolto dalla lungodegenza, lo ha portato a casa, accudito come un neonato, inserito in un programma di riabilitazione. Una follia, hanno sentenziato in molti. Ma un giorno d’inverno si è risvegliato, ha sconfessato tutta la letteratura medica di riferimento, è tornato a testimoniare la sua presenza. «Io sono contento così. Mi dispiace per tutti quei ragazzi che non hanno la fortuna di avere una famiglia come la mia.»
Giulia non doveva neppure nascere, perché affetta da una gravissima malformazione celebrale. I suoi genitori hanno creduto in lei. Oggi partecipa alle gare di sci per disabili.
Bruno e Claudio sono stati colpiti dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), non si muovono, non parlano. La loro salvezza, un respiratore artificiale. Entrambi amano, ascoltano la musica, vivono, vogliono vivere.
Oscar ha ventun’anni, è in coma vegetativo da quindici. Sanda, la badante rumena che lo assiste, trascorre con lui l’intera giornata. Lo accarezza, gli racconta la vita e intanto sussurra: «Non è certo colpa sua. Possiamo forse ammazzarlo?».
E ancora le storie di Daniela, Egle, Giovanni… Malattie rare, patologie sconosciute, famiglie smarrite.
Chi vuole vivere non fa notizia, non riempie le pagine dei giornali o le dirette televisive. Vivi vuole raccontare la realtà, il vissuto quotidiano di uomini e donne più forti della malattia.
Fabio Cavallari, giornalista e scrittore, dal 2002 collabora con il settimanale «Tempi». È autore dei volumi Fuori dalla metafora del volo (Laterza) e, con suor Maria Gloria Riva, Volti e stupore. Uomini feriti dalla bellezza e Mendicanti di bellezza. Un non credente e una monaca a confronto sulla vita, entrambi editi dalle Edizioni San Paolo. Nel 2010 ha pubblicato presso Guerini e Associati La forza del cambiamento (scritto con Raffaele Cattaneo).
I due autori, una monaca di clausura e un giornalista ateo, prendono le mosse dai dipinti di noti artisti contemporanei per raccontarsi le loro storie e riflettere su di esse con uno sguardo laico verso il cielo,l’eterno,l’assoluto.L’arte e la bellezza diventano così il terreno di incontro per un dialogo possibile, alla ricerca della verità. Un libro illustrato, di grande effetto, con le riproduzioni a colori di celebri capolavori dell’arte. In appendice una sezione biografica sugli artisti citati:Bak,Boccioni,Bosch, Bruegel, Casorati, Dalì, Daumier, De Chirico, Fetting,Van Gogh, Kandinskij, Klimt,Magritte,Matisse,Picasso,Vermeer. Il seguito di Volti e Stupore(3a edizione) l
AUTORI
Sr.Maria Gloria Riva(Monza 1959) dopo gli studi artistici lavora nell’ambito del disegno a fumetti per la Casa Editrice Universo e milita in una compagnia teatrale dell’hinterland milanese. Entra tra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984 dove, accanto alla sua passione per l’arte, coltiva lo studio della Sacra Scrittura. Partecipa alla fondazione di un gruppo laicale associato all’Istituto (Comunità Rete di luce) e propone dal 1996 lezioni su Bibbia,Arte e Spiritualità,presenti sul sito www.beth-or.org. Dal 2006 ha aperto nella Diocesi di san Marino Montefeltro una nuova esperienza dove accanto a un Monastero di Adorazione guida un centro di spiritualità e cultura per la diffusione della Bellezza. È tra i soci fondatori di Samizdatonline,un’associazione di siti cattolici.Ha pubblicato:La Messa nell’Arte(2005),un DVD sulla Cena di Leonardo da Vinci dal titolo: Il Codice dell’Amore(2005)e, con la casa editrice San Paolo: Nell’Arte lo stupore di una Presenza (20052); Frammenti di Bellezza(2006); Testimoni del Mistero quadri sul Vangelo di Luca(2006); Volti e Stupore, uomini feriti dalla bellezza(2007).Collabora con alcuni quotidiani e riviste e,in particolare,con il sito www.culturacattolica.it.
Fabio Cavallari (Luino 1970), dopo il diploma superiore ha iniziato a collaborare con settimanali e mensili della provincia di Varese sui temi della politica e della società civile.È stato co-ideatore del collettivo e del foglio luinese RedAzione.Nel 1999 ha curato il libro Hannan Kunu la società dello spiritoin memoria di Enzo Sarrubbi.Dal 2002 collabora stabilmente con il settimanale Tempi.Ha pubblicato per le Edizioni Giuseppe Laterza il saggio Fuori dalla metafora del volo(2004) con il coautore Ottavio Brigandì.Dal 2005 partecipa alle attività del sito www.culturacattolica.it.Nel 2004 e nel 2005 ha curato alcuni speciali per Radio Due.
Cosa può dire la bellezza all’uomo di oggi? Il giornalista racconta storie. Difficili, estreme, a volte disperate. La suora di clausura le specchia ogni volta in un’opera della grande arte pittorica otto-novecentesca: i dettagli della composizione, i tocchi cromatici, i giochi delle linee, gli indirizzi estetici esaltano figurativamente i significati umani e spirituali delle tranches de vie proposte dalla pagina scritta, nell’equilibrio di una singolare osmosi fra linguaggi diversi ma compatibili.
Un libro ideale per commuoversi e avviare il dibattito su temi scottanti del nostro tempo attraverso lo sguardo del giornalista e quello appassionato della bellezza che salva.
Un libro che testimonia la pace possibile e l’amicizia tra un laico non laicista, una cristiana non clericale e un mussulmano non integralista.
La bellezza diventa medicina e la fede cultura contemporanea.
Fabio Cavallari (Luino 1970), dopo il diploma superiore ha iniziato a collaborare con settimanali e mensili della provincia di Varese sui temi della politica e della società civile. È stato co-ideatore del collettivo e del foglio luinese RedAzione. Nel 1999 ha curato il libro Hannan Kunu la società dello spirito in memoria di Enzo Sarrubbi. Dal 2002 collabora stabilmente con il settimanale Tempi. Ha pubblicato per le Edizioni Giuseppe Laterza il saggio Fuori dalla metafora del volo (2004) con il coautore Ottavio Brigandì. Dal 2005 partecipa alle attività del sito www.culturacattolica.it. Nel 2004 e nel 2005 ha curato alcuni speciali per Radio Due.
Suor Maria Gloria Riva (Monza 1959), dopo gli studi artistici, ha lavorato nell’ambito del disegno a fumetti per la casa editrice Universo e ha militato in una compagnia teatrale dell’hinterland milanese. Entrata fra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984, accanto alla sua passione per l’arte coltiva lo studio della sacra Scrittura (con una particolare attenzione all’ebraico biblico e alla tradizione rabbinica), della patristica e della spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine. Ha partecipato alla fondazione di un gruppo laicale associato all’Istituto (la Comunità Rete di luce) e propone, dal 1996, lezioni su Bibbia, arte e spiritualità, presenti sul sito www.beth-or.org. Ha fondato con alcune consorelle una rivista (Nel Cuore del Lume) per diffondere la spiritualità di Madre Maria Maddalena. Ha pubblicato un libro su arte ed eucaristia dal titolo: Nell’arte lo stupore di una Presenza (San Paolo, 20052), Frammenti di bellezza (San Paolo, 2006). Collabora con alcuni quotidiani e riviste e, in particolare, con il sito www.culturacattolica.it.