Fra le feste del calendario ortodosso, la Pasqua ha una risonanza tutta particolare nella storia della cultura e della letteratura russa. Non solo è al centro di importanti testi medievali e perno della cronologia di alcune grandi opere del XIX secolo - ad esempio, Resurrezione di L.N. Tolstoj, Delitto e castigo e I demoni di F.M. Dostoevskij -, ma è anche ispiratrice di un genere letterario a sé stante: «il racconto pasquale». Antonella Cavazza traccia l'evoluzione del genere del racconto pasquale dalle sue origini a oggi, soffermandosi sulla produzione di autori noti come F.M. Dostoevskij, L.N. Tolstoj, A.P. Cechov, I.A. Bunin, V.V. Nabokov e A.I. Solzenicyn e altri meno noti o sconosciuti al pubblico italiano, come V.A. Nikiforov-Volgin, M.A. Kucerskaja, S.A. Scerbakov e A.B. Torik degni di nota, di attenzione e traduzione in lingua italiana. Poiché lo studio del genere del racconto pasquale è inscindibile dalla storia dei costumi e delle tradizioni russe e ortodosse, nel testo viene dedicato ampio spazio anche alle tradizioni popolari legate alla Pasqua. In appendice è proposta la traduzione integrale di cinque racconti, tre dei quali vengono portati alla conoscenza del pubblico italiano per la prima volta.
La Chiesa è una è un classico dell'ecclesiologia ortodossa, molto letto e discusso dentro e fuori i confini della Russia, col quale generazioni di scrittori e di teologi, fra cui L. Tolstoj, V. Solov'ev, Florenskij, S. Bulgakov, Berdjaev, Maritain e Congar, si sono confrontati. Le origini di questo scritto, che ha avuto fortuna soprattutto in Occidente, sono state però sinora poco studiate. Antonella Cavazza ha effettuato un'indagine di tipo storico-filologico che l'ha portata a stabilire come, quando e perché A. Chomjakov (1804-1860), capofila del movimento slavofilo russo, ha composto La Chiesa è una. Il culmine di questa ricerca, dedicata alla genesi e alle fonti del libro, che Chomjakov considerava la sua "professione di fede", è rappresentata dall'edizione documentario-interpretativa dell'opera. Il testo russo, emendato da guasti e da interventi di varia natura è alla base della traduzione italiana, qualitativamente nuova, che apre il volume; esso è seguito in appendice da uno studio sulla tradizione manoscritta e a stampa di La Chiesa è una e da due apparati critici, in cui si dà ragione delle scelte filologiche che sono alla base della presente edizione.