Data di pubblicazione: Dicembre 2013
DISPONIBILE SUBITO
€ 16,00
Il senso del mistero, l’incertezza, la negazione di una conoscenza che vada oltre la storia e che sia comprensione della stessa, il dolore, che è figlio dell’oscurità, la necessità di amare, la consapevolezza dell’estrema indigenza del nostro essere e della fragilità che rende ognuno di noi un essere questuante, il continuo avvertire la presenza-assenza di Dio, sono i temi che animano la poesia di Cesare Cellini e che segnano l’evoluzione di un cammino che il poeta compie nell’arco di tredici anni. Nucleo centrale della sua poetica è la Parola. Egli stesso precisa, infatti, che la «parola dell’Uomo» ha «la stessa dignità della “parola di Dio”: ambedue salvano»; e questa parola dell’uomo, in cui si opera il passaggio dal Sacro al Santo, è l’Arte, la cui dimensione diventa cristica in quanto luogo della continua incarnazione del Verbo; diventa diafania, trasparenza incontaminata, cioè, della Parola; diventa «attesa della morte come riconciliazione», come nuovo dies natalis; diventa parola della donazione; assume in sé valore escatologico e prepara la parusia. Scrive Tito Furnari: «Emerso per poco dalla fine del Millennio, egli appartiene ad un’epoca nuova: l’epoca che sarà, così vivamente ci auspichiamo, l’era dello Spirito. […], Ascoltare, con animo disponibile, il suo canto proteso, nella sua solitudine, alla piena melodia del silenzio è entrare, o rientrare, nella speranza».
AUTORE
Sergio Collura laureato in Scienze umane e in Teologia, con specializzazione in dogmatica, già ordinariodi Lettere e docente di Antropologia Culturale (1994 – 2003) e di Filosofia Estetica (2003 – 2013), ha svolto la sua attività didattica e di ricerca fra Roma, Catania e Bruxelles. Promotore culturale, ha dato vita al Movimento Giovani per un Nuovo Umanesimo e, di recente, al Movimento della Pari Dignità e Comune Umanità fra i Popoli. È stato titolare, sotto l’egida del MPI, di vari Progetti Nazionali, quali, ad esempio, Verso il Giubileo 2000: La Parola di Dio e la Parola dell’Uomo, (1997-2000); Humanitas: Un cammino dialogico verso nuove autonomie umane (2001-2004). Curatore degli inediti di A. Fiore e di C. Cellini ha promosso, dal 1986 ad oggi, vari Seminari e Convegni Nazionali di studi. Ricordiamo alcune pubblicazioni: Al di là della ragione (1973), L’esperienza religiosa senza religione (1983), Dio e l’inquietudine metafisica dell’uomo (1988), Deserto e speranza: metafore di narrazione (1991), La necessità di un trapasso (1999), Un Angelo ignorato (2003), L’ironia figurale dell’oltre (2006), Solitudine e Sacro (2010), La vita, palingenesi dell’oltre (2012).
Il senso del mistero, l’incertezza, la negazione di una conoscenza che vada oltre la storia e che sia comprensione della stessa, il dolore, che è figlio dell’oscurità, la necessità di amare, la consapevolezza dell’estrema indigenza del nostro essere e della fragilità che rende ognuno di noi un essere questuante, il continuo avvertire la presenza-assenza di Dio, sono i temi che animano la poesia di Cesare Cellini e che segnano l’evoluzione di un cammino che il poeta compie nell’arco di tredici anni. Nucleo centrale della sua poetica è la Parola. Egli stesso precisa, infatti, che la «parola dell’Uomo» ha «la stessa dignità della “parola di Dio”: ambedue salvano»; e questa parola dell’uomo, in cui si opera il passaggio dal Sacro al Santo, è l’Arte, la cui dimensione diventa cristica in quanto luogo della continua incarnazione del Verbo; diventa diafania, trasparenza incontaminata, cioè, della Parola; diventa «attesa della morte come riconciliazione», come nuovo dies natalis; diventa parola della donazione; assume in sé valore escatologico e prepara la parusia. Scrive Tito Furnari: «Emerso per poco dalla fine del Millennio, egli appartiene ad un’epoca nuova: l’epoca che sarà, così vivamente ci auspichiamo, l’era dello Spirito. […], Ascoltare, con animo disponibile, il suo canto proteso, nella sua solitudine, alla piena melodia del silenzio è entrare, o rientrare, nella speranza».
AUTORE
Sergio Collura laureato in Scienze umane e in Teologia, con specializzazione in dogmatica, già ordinariodi Lettere e docente di Antropologia Culturale (1994 – 2003) e di Filosofia Estetica (2003 – 2013), ha svolto la sua attività didattica e di ricerca fra Roma, Catania e Bruxelles. Promotore culturale, ha dato vita al Movimento Giovani per un Nuovo Umanesimo e, di recente, al Movimento della Pari Dignità e Comune Umanità fra i Popoli. È stato titolare, sotto l’egida del MPI, di vari Progetti Nazionali, quali, ad esempio, Verso il Giubileo 2000: La Parola di Dio e la Parola dell’Uomo, (1997-2000); Humanitas: Un cammino dialogico verso nuove autonomie umane (2001-2004). Curatore degli inediti di A. Fiore e di C. Cellini ha promosso, dal 1986 ad oggi, vari Seminari e Convegni Nazionali di studi. Ricordiamo alcune pubblicazioni: Al di là della ragione (1973), L’esperienza religiosa senza religione (1983), Dio e l’inquietudine metafisica dell’uomo (1988), Deserto e speranza: metafore di narrazione (1991), La necessità di un trapasso (1999), Un Angelo ignorato (2003), L’ironia figurale dell’oltre (2006), Solitudine e Sacro (2010), La vita, palingenesi dell’oltre (2012).