Un grande libro piantato nella coscienza occidentale. Questa ampia antologia rende leggibile il Don Chisciotte al lettore contemporaneo, a quattrocento anni dalla sua prima pubblicazione. Ma chi è il fantastico, simpatico e stralunato cavaliere che da secoli occupa l'immaginazione dei lettori e l'intelligenza dei critici? Su di lui hanno detto tutto e il contrario. Il lettore ne resterà ancora incantato. È più che mai ancora vivo, e forse più che mai urgente, il suo affascinante segreto di cavaliere dell'ideale che vedeva il mondo come nessun altro.
Queste novelle risalgono al periodo in cui Cervantes, pubblicata la prima parte della sua opera maggiore, ancora non ne concludeva la seconda, che uscì solo nel 1615. La più nota fra le novelle è forse "La gitanilla": la zingarella Preciosa ama un cavaliere disposto a rinnegare ogni ricchezza pur di starle accanto, ma si scoprono le nobili origini della fanciulla e i due possono convolare a nozze.
Las «Novelas ejemplares» publicadas en 1613 constituyen, según indica el mismo autor, el primer ejemplo de relato corto en la literatura castellana, de acuerdo con el significado en esa época de la palabra «novela». Entre las 12 que componen la colección se encuentran señaladas diferencias; algunas están próximas a modelos italianos, otras suponen una notable profundización tanto psicológica y social como estilística, todas son pequeñas obras maestras concebidas por el genio de Cervantes. La presente edición de Harry Sieber sigue fielmente la príncipe de Juan de la Cuesta y corrige sus erratas.
Las “Novelas ejemplares” publicadas en 1613 constituyen, según indica el propio autor, el primer ejemplo de relato corto en la literatura castellana, de acuerdo con el significado en esa época de la palabra “novela”. Entre las doce novelas que componen la colección se encuentran señaladas diferencias; algunas están próximas a modelos italianos, otras suponen una notable profundización tanto psicológica y social como estilística; todas son pequeñas obras maestras concebidas por el ingenio de Cervantes. Esta edición sigue la edición príncipe de Juan de la Cuesta y corrige las posibles erratas.
Pubblicando nel 1613 le "Novelle esemplari", Cervantes non tace l'orgoglio di considerarsi "il primo ad avere scritto in lingua castigliana novelle", alla maniera italiana. Narrazioni "esemplari", dunque, come modelli al radicamento in Spagna di un genere letterario di grande efficacia per delineare figure e casi avvincenti che rechino anche lezioni di vita ispirate a una moralità laica, prima ancora che cristiana. Un'altra ragione dell'esemplarità di queste novelle, però, è implicita: esse offrono lo spazio più congeniale a un'arte del narrare che delle convenzioni di una poetica esalta tutti gli ingredienti e le suggestioni, e questi combina e manipola in un gioco inesausto e sempre sorprendente di trame e linguaggi, di calchi e parodie.
Un alfiere malandato narra a un dottore curioso le conseguenze del raggiro matrimoniale di cui è stato vittima e artefice: un morbo venereo che sta curando e un'esperienza eccezionale che sta scrivendo. Il manoscritto che l'alfiere fa leggere al dottore riguarda infatti la conversazione notturna fra i due cani di guardia dell'ospedale, che egli aveva ascoltato o forse sognato. "Il matrimonio ad inganno" genera allora una seconda storia di vita randagia, in cui il cane Berganza racconta al cane Scipione le malefatte della schiera dei suoi padroni. Ma la doppia novella di colpo si interrompe. L'autobiografia dell'altro cane non è narrata, così come l'autenticità dell'intera vicenda non è chiarita, lasciando alle lusinghe del non finito la continuazione dell'opera.