Colta e bellissima, ambiziosa e spregiudicata, Eleonora d'Aquitania vive in un'epoca, il XII secolo, in cui le donne sono ridotte al silenzio e all'obbedienza. Ma lei è determinata a ribellarsi a ogni costrizione: partecipa alla seconda Crociata; divorzia dal primo marito - Luigi VII, re di Francia - e, nello sconcerto generale, sposa Enrico II d'Inghilterra, di undici anni più giovane; diventa la musa dei trovatori nella sua «Corte d'amore» a Poitiers, dove si cantano la passione e la sensualità; tratta come pedine di un gioco politico i due figli più amati, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni. Il mondo la odia e la teme, ma non riesce a fermarla: sulla sua strada, Eleonora lascerà vittime innocenti e cuori straziati, in un turbine che finirà per travolgere lei stessa. Dalle nebbiose città inglesi all'Oriente delle Crociate, dalla Terrasanta al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick dipinge il ritratto di una donna straordinaria per la sua modernità, che ha amato, tradito, sofferto e lottato contro rivalità, odi e pregiudizi, proprio come una donna di oggi.
Inghilterra, 1176. Imprigionata nel castello di Sarum dal marito, re Enrico II, per aver appoggiato la rivolta scatenata contro di lui dai tre figli, Enrico, Goffredo e Riccardo, Eleonora d'Aquitania, donna dallo spirito fiero e indomito, è costretta a vivere isolata tra le fredde mura della fortezza, lontana dai suoi affetti e dal suo mondo regale. Dopo la morte del consorte, Eleonora può finalmente riconquistare lo scettro, diventando Regina Madre e governando da sola l'Inghilterra, anche in seguito all'incoronazione a Westminster del figlio, Riccardo Cuor di Leone, impegnato di lì a poco nella Terza Crociata in Terrasanta. Ma le tensioni tra i figli di Eleonora per il potere e per la spartizione delle terre s'intensificano a tal punto da trasformarsi in violente lotte fratricide. Il coraggio, la forza e la determinazione della regina sono messi a dura prova. Riuscirà Eleonora a sedare le ostilità tra i figli e a garantire alla figlie un futuro nelle più prestigiose corti d'Europa? Ma soprattutto, potrà finalmente trovare la pace che il suo nobile animo, in fondo, ha sempre desiderato?
Di ritorno dalla catastrofica seconda crociata, Eleonora d'Aquitania e suo marito Luigi VII si separano. Persa la corona di Francia ma ripresi i suoi possedimenti, poche settimane dopo l'annullamento del matrimonio Eleonora s'imbarca per l'Inghilterra per abbracciare il suo futuro consorte, Enrico il Plantageneto. Così, nel dicembre 1154, Eleonora viene incoronata, assieme a Enrico II, regina d'Inghilterra nell'Abbazia di Westminster. Sposa irreprensibile, negli anni turbolenti trascorsi a corte dà alla luce i futuri eredi della monarchia. Ma lei, donna ambiziosa e volitiva, non si accontenta del suo ruolo di madre e di moglie silenziosa: ambisce al trono. Vuole strappare il potere all'uomo che la tradisce, la fa soffrire, ed è sempre più debole a causa dei contrasti interni al regno. Ma nonostante il sostegno dei figli, il prezzo che Eleonora dovrà pagare per la sua ribellione sarà molto alto...
Poche esistenze sono più avventurose e appassionanti di quella di Eleonora d'Aquitania. Colta e bellissima, ambiziosa e spregiudicata, Eleonora vive in un'epoca in cui le donne sono ridotte al silenzio e all'obbedienza. Ma lei si ribella a ogni costrizione: partecipa alla II Crociata; divorzia dal primo marito - Luigi VII, re di Francia - e, nello sconcerto generale, sposa Enrico II d'Inghilterra, di undici anni più giovane; diventa la musa dei trovatori nella sua «Corte d'amore» a Poitiers, dove si cantano la passione e la sensualità; tratta come pedine di giochi politici i due figli più amati, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra. Il mondo la odia e la teme, ma non riesce a fermarla: sulla sua strada, Eleonora lascerà vittime innocenti e cuori straziati, in un turbine che finirà per travolgere lei stessa. Dalle nebbiose città inglesi all'Oriente delle Crociate, dalla Terra Santa al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick dipinge il ritratto di una donna straordinaria per la sua modernità, che ha amato, tradito, sofferto e lottato contro rivalità, odi e pregiudizi, proprio come una donna di oggi.