Olanda, 1665. La diciassettenne Griet è costretta a lasciare la famiglia, in gravi ristrettezze economiche, per andare a servizio presso la casa del pittore Johannes Vermeer. Intelligente e con una spiccata sensibilità per la luce e il colore, Griet a poco a poco conquista la fiducia del famoso pittore che lentamente comincia a utilizzarla come sua aiutante, per cui tra i due si stabilisce un forte legame. La suocera di Vermeer, Maria Thins, accortasi della benevola influenza della ragazza nella pittura del maestro, incoraggia la rischiosa collaborazione nonostante le gelosie di Catharina, moglie del pittore, e soprattutto della figlia dodicenne Cornelia, pronta a tutto pur di fare dispetti e screditare l'onore di Griet. Sola e senza la protezione di nessuno, Griet subisce le attenzioni di Pieter, un giovane macellaio, e quelle di van Ruijven, il ricco e lascivo mecenate di Vermeer...
Johnny, studente di letteratura inglese, ritorna ad Alba all'indomani dell'8 settembre. In quanto disertore, è costretto a nascondersi in una villetta nelle vicinanze della città. Egli non ha dubbi sulla necessità di combattere il regime nazifascista: semmai il punto è scegliere come e con chi. Per quanto sia affascinato dai suoi professori Chiodi e Cocito, Johnny decide di non seguirli nelle nascenti bande comuniste: la sua formazione anglofila, il suo dissentire da ogni forma di "dogma", gli impediscono una tale scelta. Parte invece solitario per le colline delle Langhe e si unisce alla prima banda che incontra sul suo cammino: casualmente, anche questi partigiani, per quanto ideologicamente impreparati, sono guidati da un comunista. Ma, soprattutto, sono male armati e vivono in condizioni disastrose. In breve tempo, Johnny impara che la vita del partigiano non è quell'avventura poetica che si era immaginato nei suoi sogni di letterato.