Dipinti, opere letterarie e trattati teologici hanno proposto infinite volte il dilemma: chi era Giuda Iscariota e quale fu il vero motivo della sua delazione? E se, con il suo tradimento, l'apostolo avesse voluto compiere la volontà di Dio, o dello stesso Gesù? Un documento del IV secolo - traduzione di un testo di duecento anni più antico - testimonia esattamente questo: nel dramma della Passione, Giuda era complice del Cristo. Da quando la National Geographic Society ne ha annunciato al mondo il ritrovamento e la pubblicazione, il Vangelo apocrifo di Giuda ha fatto parlare molto di sé. Autorevoli studiosi delle Sacre Scritture hanno fatto sentire la propria voce riguardo alla sua autenticità e credibilità. Ora Tobias Churton, esperto di storia dello Gnosticismo risponde alla domanda che i biblisti non hanno osato affrontare: perché la verità storica su ciò che accadde in una notte di duemila anni fa è ancora così importante?