E se i bambini del mondo si stancassero di sentirsi comandati a bacchetta dagli adulti e decidessero di sparire, tornando solo a una condizione? Potrebbe capitare, allora, di vedere una bambina altezzosa che snobba i poteri magici di una fata, due fratelli che non ne possono più di sentire dal nonno le solite fiabe, un ragazzino che decide di scomparire in un libro per non farsi più trattare male dai genitori e una bambina bellissima che sorride ma non dice mai nulla, perché le parole possono fare molto male e non vanno mai usate a vanvera. In fondo è sempre meglio che rimanere imbambolati a casa davanti alla televisione, come Leone e i suoi genitori, che non sanno fare altro. Una raccolta di racconti, brevi poesie e filastrocche. Venti storie da divorare, sussurrare, condividere: venti sguardi nelle luci e nelle ombre del mondo, venti ragioni per restare bambini o ritornare a esserlo.
In un anonimo paesino sperduto tra i monti, provato dagli orrori della guerra e dell'occupazione nazista, approda un individuo con le guance imbellettate e una redingote d'altri tempi. È accompagnato da un bel baio, "signorina Julie", e da un asino di nome "signor Socrate". L'innata diffidenza degli abitanti non tarda a marchiarlo come L'Anderer, l'Altro. È l'inizio di una convivenza difficile, è l'origine di un crimine collettivo, che rende indispensabile una ricostruzione puntuale dei fatti. Chi meglio del "paesano" Brodeck può farlo, lui che padroneggia la scrittura e di mestiere stende rapporti sulla flora e la fauna locali? Addentrandosi in un territorio proibito come l'animo umano e le sue dense ombre, Brodeck perderà di vista la sua missione per avviare un'inquietante e inarrestabile discesa tra le miserie dei suoi simili, scandagliando impietosamente una realtà dove nessuno può dirsi innocente. Perché, come ci ricorda Philippe Claudel, anche quando ad agire è l'intera comunità, non per questo viene meno la responsabilità individuale, per quanto comodo sia convincersi del contrario. E mentre va in scena la distruzione dell'uomo sull'uomo, la natura, lussureggiante e generosa di fiori soffusi di poesia, rimane a guardare indifferente.
Il signor Linh viene da un Paese lontano: il suo villaggio è stato distrutto dalla guerra, e tutti i suoi cari sono stati uccisi dalle bombe. Porta con sé sua nipote, che ha solo pochi mesi e di cui si prende amorosamente cura. Giunto in una città francese, dove viene ospitato in un centro di accoglienza, ogni giorno esce a passeggiare con la bimba, finendo per sedersi sempre sulla stessa panchina. Lì incontra il signor Bark, vedovo e altrettanto solo. Il signor Bark parla, parla... e il signor Linh, pur non conoscendo neppure una parola della sua lingua, comprende tutto. Tra i due nasce un'amicizia profonda e indispensabile, che sarà capace di sfidare la solitudine, l'indifferenza, e una stupefacente bugia...