La ricognizione storica e teologica intende mostrare la necessità e insieme il limite di un termine chiave della teologia cattolica quale il soprannaturale. La necessità, in quanto questione del soprannaturale ha determinato la comprensione storica della rivelazione cristiana a partire dall'epoca moderna. L'epoca che ha sancito la separazione della ragione dalla fede e che ha prodotto, tra i suoi esiti, in ambito teologico, la teologia del duplice fine: naturale e soprannaturale.
Concepita per gli alunni delle Facoltà teologiche, e suddivisa in 32 brevi capitoli, la presente pubblicazione intende essere una sintetica ma sicura guida per quanti decidono di scegliere la professione del teologo. Ne esce un sorprendente quadro di chi è il teologo, e di che cosa significa e perché fare teologia come servizio al 'vangelo' di Gesù, nella Chiesa.
I saggi raccolti dall'autore si dispongono idealmente secondo tre profili: di carattere teorico, di interesse storico, e di carattere pratico. I saggi di carattere teorico hanno come oggetto privilegiato la figura della ragione teologica, con particolare riferimento al superamento della teologia separata dalle fede, cui l'aveva costretta la ragione postcartesiana. I saggi a carattere storico intendono identificare alcuni momenti sintomatici della riflessione teologica contemporanea. I saggi di carattere pratico mettono a tema l'interesse per le discipline "pratiche" della teologia, nell'intento di far emergere l'unità soggiacente al discorso teologico.
E' incontestabile che il duplice ventennio 1950-70 e 1970-90 può essere considerato, sotto vari aspetti, d'importanza costitutiva per la teologia italiana e in questo senso simile al momento genetico. A questo momento sono dedicate la I e la II parte del volume che raccolgono il materiale. La terza parte dello studio profila le prospettive possibili e auspicabili perché la teologia italiana possa realmente costituirsi e affermarsi.