È il percorso del discepolo. La vera meta dell'uomo è dentro di lui. È il cuore che deve mettersi in un cammino dove ogni passo in avanti è già una meta. I troppi bagagli e gli interessi vari ritardano il passo: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non abbiate tunica di ricambio ... e non salutate nessuno per via» suggeriva Gesù ai discepoli. Seguire lui è ritrovare se tessi; amarlo è sentire realizzarsi una festa: "Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te" (sant'Agostino). Il libro offre 18 capitoletti, ricavate dalle pagine dei Vangeli, per dirci il piacere del cammino e la gioia della festa.
Comunicare è diventato, oggi, molto difficile. I nostri strumenti sofisticati non ci sono di grande utilità. Qualcosa nei nostri rapporti ha reso più complicato il dialogo tra noi. Non dobbiamo pro rassegnarci all'incomunicabilità. Questo libro nasce dalla preoccupazione di riflettere insieme e di migliorare la nostra comunicazione. Solo così potrà migliorare anche la nostra vita.
«Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, danzerà di gioia per te» così si esprimeva il profeta Sofonia duemilaseicento anni fa. La preghiera non è qualcosa che noi diamo a Dio ma qualcosa che egli dona a noi. Pregare, prima che un dovere, è una necessità e un piacere. I Salmi sono come uno spartito che Dio ci offre per danzare con lui. Non hanno lo scopo di piegare Dio alle nostre attese ma di aprire noi ai progetti che egli ha su di noi. I Salmi hanno la capacità di svegliare in noi quella ricchezza che il Padre ci ha affidato, introducendoci nell'avventura della vita.
Tutti conosciamo, almeno a grandi linee, la fiaba di Pollicino di Charles Perrault. Per ritrovare la strada di casa nell'intrico dei bosco sarebbero stati necessari dei segnali visibili. Per questo Pollicino si era messo in tasca dei sassolini bianchi, che aveva lasciato cadere mentre lui e i suoi fratellini venivano condotti nel cuore del bosco. Quelle pietruzze bianche avrebbero rappresentato, al momento buono, la traccia che li avrebbe ricondotti a casa. Sarebbero stati la loro salvezza. Fuori dall'allegoria, siamo noi gli ''smarriti" nell'intrico del bosco della vita. Suggestioni, proposte, promesse... ci giungono da ogni parte ma invece di aiutarci spesso ci confondono, ci depistano, quando non ci orientano volutamente su vie che fanno smarrire. Dio però ci fornisce continuamente aiuti per ritrovare la strada e arrivare a lui, felicità che cerchiamo. L'autore chiama "angeli" quelle premure con cui Dio Padre accompagna il cammino di ogni figlio e di ogni figlia. È Dio Padre che attraverso i suoi "inviati" ci visita nei momenti più significativi della nostra vita per aiutarci a fare le scelte giuste. Proviamo, nei momenti cruciali della nostra vita a scegliere un "riferimento" a cui rifarci per non sbagliare la strada da seguire.