Editore: LAS
Data di pubblicazione: Ottobre 1996
DISPONIBILE SUBITO
€ 32,00
Il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento in gruppo caratterizzata da una forte interdipendenza “positiva” fra i membri. Que­sta condizione non si raggiunge né riunendo semplicemente i membri, né limitan­dosi a stimolarli alla cooperazione, né richiedendo loro di produrre insieme un qualche prodotto finale. Essa, invece, è frutto della capacità di strutturare in ma­niera adeguata il compito da assegnare al gruppo, di allestire i materiali necessari per l’apprendimento e di predisporre le attività per educare i membri ai compor­tamenti sociali richiesti per un’efficace cooperazione.
L’interdipendenza positiva rende più significativo il Cooperative Learning ri­spetto ad altri metodi didattici. L’insegnante che intende adottarlo deve essere con­sapevole che è sua la responsabilità professionale di educare gli studenti a lavora­re insieme. Se intende fare attività di gruppo, ma non si impegna a creare le condi­zioni che assicurino un’efficace cooperazione, molto facilmente rischia di fallire gli obiettivi che si prefigge di raggiungere perché oggi, in generale, i ragazzi non sono in grado di interagire in maniera costruttiva fra loro.
Il capitolo primo introduce il Cooperative Learning, esaminandone le radici storiche, psicologiche e sociali del metodo ed illustrandone le varie correnti che lo caratterizzano.
Il capitolo secondo analizza l’aspetto fondamentale del metodo: l’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo. Poiché l’interdipendenza positiva non solo promuove, ma anche esige un’interazione positiva tra gli stessi membri, occorre descrivere le competenze sociali necessarie perché questa si sviluppi: comunicative, di leadership distribuita, di negoziazione positiva e costruttiva dei conflitti, di soluzione dei problemi, di flessibilità decisionale.
Il capitolo terzo descrive le nuove competenze che si richiedono all’insegnante nel condurre una classe nella quale si sviluppano molti centri di apprendimento: competenze sociali, assegnare i ruoli, stabilire una valutazione interdipendente, controllare durante e dopo il lavoro di gruppo l’applicazione delle competenze sociali.
Il capitolo quarto passa in rassegna le principali modalità di applicazione del metodo, permettendo ai lettori di comprendere che il Cooperative Learning non è un metodo uniforme e rigido di svolgere attività di apprendimento in gruppo ma può concretamente realizzarsi attraverso numerose e distinte pratiche.
Il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento in gruppo caratterizzata da una forte interdipendenza “positiva” fra i membri. Que­sta condizione non si raggiunge né riunendo semplicemente i membri, né limitan­dosi a stimolarli alla cooperazione, né richiedendo loro di produrre insieme un qualche prodotto finale. Essa, invece, è frutto della capacità di strutturare in ma­niera adeguata il compito da assegnare al gruppo, di allestire i materiali necessari per l’apprendimento e di predisporre le attività per educare i membri ai compor­tamenti sociali richiesti per un’efficace cooperazione.
L’interdipendenza positiva rende più significativo il Cooperative Learning ri­spetto ad altri metodi didattici. L’insegnante che intende adottarlo deve essere con­sapevole che è sua la responsabilità professionale di educare gli studenti a lavora­re insieme. Se intende fare attività di gruppo, ma non si impegna a creare le condi­zioni che assicurino un’efficace cooperazione, molto facilmente rischia di fallire gli obiettivi che si prefigge di raggiungere perché oggi, in generale, i ragazzi non sono in grado di interagire in maniera costruttiva fra loro.
Il capitolo primo introduce il Cooperative Learning, esaminandone le radici storiche, psicologiche e sociali del metodo ed illustrandone le varie correnti che lo caratterizzano.
Il capitolo secondo analizza l’aspetto fondamentale del metodo: l’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo. Poiché l’interdipendenza positiva non solo promuove, ma anche esige un’interazione positiva tra gli stessi membri, occorre descrivere le competenze sociali necessarie perché questa si sviluppi: comunicative, di leadership distribuita, di negoziazione positiva e costruttiva dei conflitti, di soluzione dei problemi, di flessibilità decisionale.
Il capitolo terzo descrive le nuove competenze che si richiedono all’insegnante nel condurre una classe nella quale si sviluppano molti centri di apprendimento: competenze sociali, assegnare i ruoli, stabilire una valutazione interdipendente, controllare durante e dopo il lavoro di gruppo l’applicazione delle competenze sociali.
Il capitolo quarto passa in rassegna le principali modalità di applicazione del metodo, permettendo ai lettori di comprendere che il Cooperative Learning non è un metodo uniforme e rigido di svolgere attività di apprendimento in gruppo ma può concretamente realizzarsi attraverso numerose e distinte pratiche.