Con semplicità di linguaggio e lo sguardo fisso sul presente, assumendo come riferimento il prezioso Compendio redatto dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nonché i più importanti documenti magisteriali dalla Rerum Novarum alla Fratelli tutti, l'autore presenta e ci introduce ai contenuti principali della Dottrina sociale della Chiesa. L'obiettivo non è solo quello di illustrare e attualizzare i temi e le riflessioni sui diversi argomenti dello stesso Compendio, ma soprattutto quello di stimolare molti a "rimboccarsi le maniche" affinché ognuno possa offrire il proprio contributo alla costruzione di una società "alternativa", dove Dio e la vita dell'uomo, dal concepimento alla morte naturale, siano nuovamente rispettati, venerati e onorati.
Il manuale si propone di raccontare la bioetica con un linguaggio semplice e chiaro, mantenendo intatto il rigore scientifico. Tale disciplina infatti ci riguarda da vicino, dal momento che ognuno di noi è chiamato a proteggere e custodire la vita umana in tutte le sue espressioni, come ricordato da san Giovanni Paolo II: «Sì, ogni uomo è "guardiano di suo fratello", perché Dio affida l'uomo all'uomo». Pertanto è doveroso avere a disposizione informazioni corrette e veritiere per comprendere e giustificare obiettivamente alcune realtà, essendo in corso nella società attuale una lotta radicale tra la "cultura della vita" e la "cultura della morte": un ambito nel quale ci giochiamo il nostro futuro e quello delle nuove generazioni.
Per non divulgare argomentazioni non corrispondenti al Vangelo e alla Dottrina della Chiesa, per non costruirsi una "religione personale" attingendo nozioni e idee da vari ambiti, per non smarrirsi intellettualmente e spiritualmente, è essenziale conoscere e studiare adeguatamente le colonne portanti della propria fede, memori della sollecitazione che l'apostolo Pietro rivolgeva alla Chiesa dell'Asia Minore agli albori del cristianesimo: "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1Pt. 3,15).
Quest'opera "è un vero e proprio testo di informazione sistematica che dovrebbe essere conosciuto da tutti coloro che eseguono sperimentazioni cliniche nell'uomo o fanno parte di Comitati etici, o ne giudicano l'operato. In questo senso mi pare che questo libro sia un'opera unica, almeno in Italia, non perché manchino testi che parlano di questi argomenti, ma perché credo che la sua sistematicità aiuti, meglio di testi dedicati ad argomenti specifici, a comprendere la globalità dei problemi che vi sono implicati. Perciò penso che il libro di Gian Maria Comolli colmi un vuoto in un campo che, invece, merita di essere più coltivato di quanto lo sia ora dai medici, anche da quelli che non fanno ricerca". (Dalla prefazione di Claudio Rugarli).
Il libro propone con semplicità di linguaggio che la bioetica riguarda l'intera collettività, essendo dovere di ognuno custodire la vita; offre informazioni semplici e corrette per orientarsi tra le varie realtà che chiedono una matura presa di coscienza.