Angelo Lino è un Angelo di Terza Classe e occupa il gradino più basso della gerarchia Celeste.
Un giorno gli viene affidato l’incarico di fare da Custode a Susanna. Il compito non è gravoso ma non deve assolutamente intervenire in modo concreto nella vita della bambina.
Ma Angelo Lino non riuscirà a starsene con le mani in mano e fin dal primo vagito della piccina disobbedirà agli ordini ricevuti.
Una storia delicata, divertente che non manca di colpi di scena!
Un uccellino appena nato di nome Francesco, spensierato e con poche certezze nel suo piccolo cervello, viola la Prima Regola degli uccelli rifiutandosi di mangiare un verme bello grasso. Preoccupati, i genitori decidono di affidarlo alle cure di un falco solitario che medita in una grotta sul suo passato di crudeltà e di saggezza; e, come insegnamento, il falco racconta al pulcino dell’uomo che amava tutto il creato: San Francesco.
È una morale diversa, quella che il falco intende in questo modo trasmettere al pulcino; una morale più profonda, meno legata a norme e divieti astratti, che quindi anche i bambini riescono a comprendere e, come l’uccellino Francesco, a fare propria. Ma a patto che, accanto, ci sia un ‘falco’ sempre pronto a suggerire esempi ‘a misura di piccoli’: la parabola del lupo, infatti, è valida solo se non la si segue alla lettera, rischiando di venire divorati; il digiuno è salutare, ma un pulcino può rischiare di morire di fame. Un falco mediatore, quindi, necessario e benefico per questi nostri tempi di fanatismo, dove la Prima Regola non può essere cieca e assoluta, ma adattata ai pulcini, ai piccoli degli uomini e agli uomini stessi.