Un ragazzino di undici anni non ha mai visto una donna nella sua vita. Accade allora che la prima volta che ne incontra una la sorpresa è così grande da farlo scoppiare in lacrime. Quel ragazzo ha vissuto per otto anni all'interno di un Parco Safari abbandonato, e conosce solo il padre, il fratello, lo zio e un ex militare, al tempo stesso amico e servitore. Gli è stato detto che sono gli unici sopravvissuti, che non ci sono contatti col mondo, che sono in attesa di un cenno da parte di Dio e che in questo luogo non è ammesso né piangere né pregare. Dopo la morte della moglie, il padre ha deciso di troncare ogni legame e ha scelto di esiliarsi in quel posto remoto e inaccessibile convincendo i familiari che il mondo che li circonda è scomparso. Jesusalém, questo è il nome che gli viene dato, è un luogo apocalittico, un Paradiso alla rovescia, dove l'uomo si è costruito un suo microcosmo per riuscire a dimenticare la realtà che gli ha portato solo dolori, dominata dal caos e dalla violenza. Il fratello maggiore ha dei vaghi ricordi del passato e del mondo esterno, al quale vorrebbe tornare. Per questo mantiene un legame con ciò che si sono lasciati alle spalle e ne fa partecipe il fratello minore, insegnandogli in segreto a leggere e a scrivere. Il bambino subisce il delirio di annientamento del padre e ne diventa complice, ma trova una segreta via di fuga nella scrittura...
Sidónio Rosa, giovane medico portoghese, si trasferisce a Vita Cacimba, in Mozambico, per amore della bella mulatta Deolinda. Ma la ragazza è partita e nessuno sa quando tornerà, nemmeno i suoi genitori. O almeno così dicono. A Vila Cacimba, infatti, nulla è come appare: il sindaco non è veramente il sindaco, gli eroi sono vigliacchi e i traditori eroi, le case svaniscono inghiottite nella nebbia africana, in una terra che per sopravvivere deve mentire.