Uno dei maggiori esperti italiani della nonviolenza sintetizza, per un primo approccio propedeutico, i luoghi comuni più erronei sul tema e, dopo aver analizzato i tre ambiti in cui sperimentiamo la violenza (nella comunicazione sociale, negli scontri istituzionali e nei rapporti interpersonali quotidiani), l'autore illustra i principi essenziali della nonviolenza (da Gandhi a Galtung), le sue tecniche, le sue regole etiche, i suoi campi d'applicazione (dalla mediazione familiare all'opposizione alle guerre fra Stati). L'agile volumetto è completato con delle schede bio-bibliografiche su alcuni dei maggiori protagonisti della storia della nonviolenza nel mondo e con delle indicazioni pratiche per collegarsi con le 2 maggiori associazioni nonviolente in Italia.
Alcune questioni di scottante attualità si affrontano con più consapevolezza alla luce dell'indagine storica. La divisione del mondo in 'Noi' e 'gli Altri' e i connessi modi di pensare lo straniero, i rapporti tra il primo gruppo e il secondo (con particolare attenzione alle esperienze di gestione nonviolenta delle incomprensioni), il diritto di cittadinanza e, più in generale, la convivenza in una società multiculturale: come si sono comportati i greci antichi? Osservare le pratiche di accoglienza, meticciamento, respingimento o marginalizzazione in un tempo lontano da quello odierno può farci comprendere, comparativamente, come il nostro atteggiamento nei confronti degli stranieri abbia a che fare sia con determinazioni socio-economiche sia con le politiche dell'identità che, implicitamente o esplicitamente, adottiamo.
La nonviolenza, "antica come le montagne" secondo le parole di Gandhi, solo adesso comincia ad entrare nel vocabolario occidentale, ma ancora in maniera incerta e confusa. Scambiata per una specie di buonismo religioso, è comunemente considerata un'ingenua utopia. A livello scientifico, la nonviolenza è quasi interamente ignorata tanto nella sua storia (con la sola, parziale, eccezione di Gandhi, quanta nei suoi principi logici (per molti versi quelli delle logiche non-classiche e che si ritrovano in alcune forme di pensiero orientale). Questa libro mira a chiarirne tanto le categorie dinamiche di interpretazione della realtà, quanto le tecniche di trasformazione sociale.