La maturazione umana e la maturazione cristiana non possono essere scisse, ma fanno parte di un cammino comune che coinvolge ogni persona nel proprio processo di crescita, lungo tutto l’arco dell’esistenza, e nei contesti relazionali e di gruppo in cui viene a trovarsi. Coerentemente con tale assunto, il volume evidenzia come ogni persona, che cresce nelle proprie capacità umane, cresca anche nella capacità di riscoprire il significato profondo della propria esistenza relazionale in quanto figlio di Dio e insieme indica gli elementi di un processo formativo che può nascere dal contesto di gruppo in cui le persone si trovano a vivere.
Le parole chiave che reggono l’intero impianto della trattazione sono tre. Formazione: il testo delinea un percorso esperienziale di maturazione umana e cristiana. Interpersonale: la relazione con gli altri è valorizzata per far comprendere che nella comunità e nei gruppi si può crescere in maturità e identità personale. Permanente: la comunità e il gruppo rappresentano spesso delle scelte di vita e dunque non occasionale è la sollecitazione formativa che da essi scaturisce.
I primi otto capitoli offrono indicazioni concrete e semplici per costruire e vivere una piattaforma relazionale positiva; gli ultimi due presentano i risultati di una ricerca tra religiosi.
Sommario
Prefazione (E. Fizzotti). Introduzione. 1. Il cammino della maturità. 2. Componenti della maturazione umano-cristiana. 3. Il processo di maturazione integrale. 4. Maturazione come compito da ricercare. 5. Il processo di maturazione nelle relazioni con gli altri. 6. La regolazione affettiva nella maturazione relazionale. 7. Giochi e copioni psicologici nella costruzione della piattaforma relazionale.
8. Maturazione e identità relazionale nella comunità e nei gruppi. 9. Modello dimensionale e analisi del comportamento relazionale in una ricerca tra religiosi. 10. Maturità umana e tensione trascendente. Appendici. Bibliografia.
Note sull'autore
Giuseppe Crea, missionario comboniano, psicologo e psicoterapeuta, è docente invitato presso la Pontificia Università Salesiana (cattedra di psicologia e di tecniche dei test), nonché presso l’Istituto di teologia della vita consacrata Claretianum (psicologia transculturale). Lavora nel campo della formazione permanente e, in particolare, si occupa di problematiche connesse alle dinamiche di gruppo nelle comunità religiose. Missionario in Uganda e nella Repubblica Democratica del Congo, per le EDB ha pubblicato: I conflitti interpersonali nelle comunità e nei gruppi (22002), uno studio sul burnout negli operatori pastorali e sui conflitti nei gruppi comunitari e, insieme a F. Mastrofini, Animare i gruppi e costruire la comunità. Indicazioni e metodi per una leadership responsabile (2004).
I risultati dell’evangelizzazione non si misurano certo in termini di “obiettivi” e “progetti”, tuttavia se le parrocchie, i gruppi di volontariato o di catechesi, i movimenti ecclesiali imparassero un poco dalle teorie aziendali delle risorse umane potrebbero certamente ottenerne grandi benefici. Al di là dei fini specifici, tutte queste esperienze presentano infatti una caratteristica comune: sono formate da persone che si incontrano, si riuniscono, crescono insieme, condividono un pezzo del cammino della vita. La gestione della leadership e delle dinamiche di gruppo diviene quindi fondamentale per creare un tessuto di relazioni serene e stimolanti. Spesso, osservando il fenomeno dei gruppi, sorgono non pochi interrogativi sulle dinamiche interne ed esterne ad essi, a cominciare dalla figura dell’animatore che talora si riduce a manovratore di consensi, controllore di pensieri e sentimenti altrui.
Gli autori mettono in guardia da questo e da molti altri rischi e propongono il servizio del responsabile di gruppo come un’arte che ha regole scritte e non scritte. Lungi dall’essere colui che ha sempre la risposta a ogni problema il leader deve mirare a essere una guida sufficientemente autorevole per dare direzione al progetto comune e allo stesso tempo sufficientemente amorevole per accogliere le risorse, i bisogni e le differenze delle persone, valorizzandole come preziosi contributi necessari per costruire una vera fraternità. Per orientarsi in questa direzione il servizio dell’autorità necessita oggi più che mai di un costante supporto formativo: il volume apporta un contributo di sostanza in questa direzione.
Sommario
Presentazione (P. Bustaffa, direttore del SIR della CEI). I. Teoria e pratica. 1. Dinamiche di gruppo e organizzazione. 2. Per una leadership autorevole e amorevole nei gruppi. 3. In principio era la comunicazione.
4. L’animatore come mediatore di risorse nel gruppo. II. Pratica e teoria. 1. La comunità: una bella esperienza a patto che... 2. Fare il leader, essere il leader. 3. «Tutto è comunicazione» e dinamica di gruppo. 4. La comunità: costruzione, tensione e benessere. Conclusione: guida breve per il team di successo. Bibliografia.
Note sugli autori
Giuseppe Crea, missionario comboniano, psicologo e psicoterapeuta, è docente invitato presso la Pontificia Università Salesiana (cattedra di psicologia e di tecniche dei test), nonché presso l’Istituto di teologia della vita consacrata Claretianum (psicologia transculturale). Lavora nel campo della formazione permanente, interessandosi particolarmente del problema delle dinamiche di gruppo nelle comunità religiose. Missionario in Uganda e nella Repubblica Democratica del Congo, ha pubblicato I conflitti interpersonali nelle comunità e nei gruppi, EDB, Bologna 22002, uno studio sul burnout negli operatori pastorali e sui conflitti nei gruppi comunitari.
Fabrizio Mastrofini vive e lavora a Roma, dove segue le attività della Chiesa italiana e della Santa Sede. Si occupa delle attività dei movimenti, dei gruppi giovanili e delle congregazioni religiose. Ha pubblicato Giovani oggi. Una generazione tra utopia e disincanto, Roma 1984; Pace: quale futuro?, Roma 1986; Rapporto sulla Chiesa. Il vento del Sud, Bologna 1986; collabora con diversi giornali e riviste.