Cavalli volanti, astronavi in ferro battuto e piratesse letali e sensuali: in "Valentina pirata" Guido Crepax trasporta la sua creatura più famosa nello spazio in un inedito cocktail di ironia, erotismo e avventura.
"Ho sempre cercato di ottenere emozioni attraverso atmosfere particolari che riflettano angoscia, paura, fobie psicanalitiche", così dice l'autore. Non è la prima volta che Guido Crepax si misura con i grandi capolavori della letteratura, per rielaborare con il suo racconto per immagini ciò che nel testo era affidato alle parole. Ma nella personalissima versione de "Il processo" quest'operazione interpretativa gli riesce con particolare efficacia. Nei disegni di Crepax, la storia kafkiana emerge con un'inquietante forza visiva e con un impatto emotivo che riflette appieno le intenzioni dell'autore.