La ricostruzione postbellica reca entusiasmo agli italiani, la voglia di crescere incita a produrre e competere e proprio gli anni Sessanta aprono a nuovi modelli e stili di vita: il PIL cresce a tassi straordinariamente elevati, si sfiora la piena occupazione, la lira è forte e stabile. Il libro attraversa gli anni del miracolo economico, i tumultuosi anni Settanta tra shock petroliferi e conflitti sociali, l'instabilità della finanza pubblica degli anni Ottanta, la crisi finanziaria e valutaria del 1992 e il successivo risanamento fatto di riforme e sacrifici, premiati alla fine con l'ingresso nell'Unione economica e monetaria dell'Unione europea. Ma la crescita rallenta, e l'economia italiana negli anni Duemila sembra non trovare più la chiave dello sviluppo. L'analisi lucida del declino che attanaglia il Paese dalla fine del secolo scorso offre una riflessione seria e profonda sui fattori strutturali che riducono il potenziale di crescita della nostra economia, indicando al tempo stesso una via per invertire la rotta.