Viviamo in un mondo inquieto, scosso da profonde crisi, non solo economiche, in cui sembrano prevalere le primordiali pulsioni distruttive che generano da sempre guerre, conflitti, odi, divisioni. Un mondo in cui la logica dominante è quella che arma l'uno contro l'altro individui, collettività e nazioni, spesso in nome di presunte superiorità culturali, religiose o, addirittura, razziali. E ancora possibile, in una realtà così segnata dalla violenza e dal dolore, parlare della felicità come di un obiettivo alla portata di tutti? Dopo aver esaminato in precedenti volumi la cosiddetta "rivoluzione della felicità" e il suo rapporto con il mondo del lavoro, Sua Santità il Dalai Lama e lo psichiatra americano Howard C. Cutler affrontano ora una nuova e ambiziosa sfida, a partire da un assunto semplice e fondamentale: poiché la natura dell'uomo è essenzialmente buona, se egli coltiverà le sue doti innate potrà realizzare se stesso e, quindi, essere felice. Secondo la concezione buddhista, infatti, la felicità è un'arte e, come tale, richiede pratica ed esercizio, al pari di qualsiasi altra competenza e abilità umana. Allenando la mente a individuare le cause dell'ansia e dell'insoddisfazione, abituandoci a riconoscere, nell'incontro con gli altri, le affinità piuttosto che le differenze, alimentando emozioni positive quali la compassione e l'empatia anziché la paura e la diffidenza, troveremo la strada maestra per raggiungere una maggiore felicità.
Che cosa occorre per essere felici? Il denaro? Il successo? L'amore? La stima degli altri? E un interrogativo che da sempre l'uomo si pone. Il Dalai Lama ci spiega come per raggiungere la felicità siano necessari una disciplina e un metodo interiori che ci aiutino a combattere gli stati mentali negativi (la rabbia, l'odio, l'avidità) e a coltivare gli stati mentali positivi (la gentilezza, la generosità, la tolleranza verso gli altri). L'arte della felicità non attinge quindi a credenze religiose o verità assolute, ma è la conquista e l'esercizio di una pratica quotidiana, difficile ma possibile: conoscere se stessi, capire le ragioni degli altri, aprirsi al diverso e guardare le cose in modo nuovo. Questa edizione è arricchita da un nuova introduzione del Dalai Lama e di Howard C. Cutler in occasione del decimo anniversario di pubblicazione del volume.
Conoscere se stessi, controllare le emozioni distruttive, sconfiggere l'egoismo personale per aprirsi agli altri attraverso l'esercizio quotidiano alla compassione: ecco i precetti che il buddhismo indica come gli ingredienti fondamentali per un'esistenza più felice. Ma questa è veramente una via percorribile per noi occidentali, costantemente indirizzati a modelli di vita tutti incentrati sulla competizione e il successo? Come possiamo conciliare il percorso suggerito dalla saggezza orientale per raggiungere la felicità interiore con la complessità delle sfide che la società ogni giorno ci propone? A queste domande il Dalai Lama da risposte reaiistiche, accompagnate da esempi concreti, facendo di questo libro uno strumento di forza e di serenità per tutti.