Secondo un inveterato insegnamento morale e giuridico l'atto umano, che è sempre a fondamento dell'atto giuridico, si compone di un aspetto volitivo e di un aspetto cognitivo. Tutto ciò che influenzerà una delle due dimensioni dell'atto umano fino ad eliminarla totalmente comprometterà la possibilità di ravvisare la stessa sussistenza di un atto libero e quindi giuridicamente rilevante. Questo tema abbraccia la vasta problematica della violenza psichica e del plagio che riguardano non solo la sfera giuridica ma anche quella psichiatrica e psicoterapeutica. Andrea D'Auria è docente di diritto canonico presso la Pontificia Università Urbaniana.