"IL realismo naturale non è una teoria filosofica, appartiene al fenomeno della conoscenza ed è sempre indicibile in esso. Tale realismo s'identifica con la convinzione, da cui siamo dominati per tutta la vita, che il complesso delle cose, delle persone, degli avvenimenti e dei rapporti - in breve, del mondo in cui viviamo e che rendiamo nostro oggetto nel conoscere - non è prodotto solo dal nostro conoscere, ma sussiste indipendentemente da noi. Se questa convinzione ci abbandonasse anche un solo istante nella vita non la prenderemmo più sul serio. Ci sono teorie filosofiche che l'abbandonano; ma esse svalutano così la vita nel mondo e in realtà non la prendono più sul serio." Nicolai Hartmann
DESCRIZIONE: È possibile tornare, dopo Kant, all’ontologia come analisi e ricerca delle strutture e delle categorie di un mondo extrasoggettivo? Ecco il quesito cui Nicolai Hartmann cerca di dare risposta mediante la rivisitazione del problema conoscitivo. L’ontologia hartmanniana poggia sulla reimpostazione del rapporto soggetto-oggetto, nel tentativo di liberare il reale dalle maglie della soggettività. Questo è, infatti, il presupposto essenziale per uscire dal correlativismo tra l’io ed il mondo, con il quale neokantismo, fenomenologia e, in fondo, persino lo stesso Kant, hanno liquidato l’autonomia di un «in sé» extracoscienziale. Hartmann, proprio a partire dall’atto di conoscenza, riappropriandosi dell’idea di intentio recta del conoscere e mediante la fondazione a priori della tesi del realismo naturale, cerca di riconferire indipendenza al mondo esterno; infatti, solo in questo modo è possibile, per Hartmann, iniziare il lavoro di costruzione dell’ontologia. Con Hartmann, la questione del realismo si ripresenta come problema speculativo: a ritornare è il senso e il peso ontologico della «cosa», come condizione e meta dello stesso inquisire filosofico. Un realismo che, nella sua classicità e profondità, è interlocutore essenziale per le nuove ontologie fiorite nel pensiero contemporaneo.
COMMENTO: Un ritratto del grande filosofo tedesco (1882-1950), tra i più originali pensatori nel campo dell'etica e della teoria della conoscenza.
GIUSEPPE D'ANNA è ricercatore di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia. Ha studiato in molte università tedesche. Tra le pubblicazioni: Spinoza e la figura di Cristo (2000); Uno intuitu videre. Sull’ultimo genere di conoscenza in Spinoza (2002); Considerazioni sulla trascendenza nella metafisica di Spinoza (2006) Hartmann interprete di Aristotele (2008); per Morcelliana, con Renato Pettoello, ha curato Nicolai Hartmann, Ontologia e realtà (2009).