Dio ha creato l'uomo per la felicità ed è disceso dal cielo per ristabilire l'amicizia originaria dalla quale Adamo ed Eva si erano allontanati. Il volume, impreziosito da un ricco apparato iconografico, ripercorre il cammino che ha reso gli apostoli certi che Gesù era il nutrimento di cui avevano bisogno nel cammino della vita. Un libro-regalo prezioso per i bambini che si preparano alla Prima Comunione e per i loro genitori. Età di lettura: da 8 anni.
Il libro propone il racconto biblico di Giuseppe e i suoi fratelli in uno stile molto suggestivo per bambini e ragazzi. Età di lettura: da 6 anni.
"Zaccheo, scendi subito, oggi devo fermarmi a casa tua". Mai nessuno aveva pronunciato il suo nome né lo aveva guardato con tanto affetto. Il suo cuore fu riempito di gioia: Gesù voleva essere suo amico. Quel bel giorno iniziò per lui una nuova vita. Età di lettura: da 7 anni.
È possibile vivere, lavorare, fare impresa senza rinunciare al proprio desiderio di felicità? Di più: è possibile costruire l’impresa attorno al desiderio di felicità dell’io fino a dire che questo è il suo scopo? È possibile che proprio questo sia il fattore che fa funzionare meglio l’impresa realizzando il bene delle persone, dell’impresa stessa e della società?
«L’esperienza di ITACA mostra che questa impresa è possibile e desiderabile, che l’ideale messo alla prova fa vivere meglio, più lietamente e più costruttivamente il lavoro.
Quando ho iniziato a fare l’imprenditore ero attirato da questa prospettiva, ma oggi ne ho le prove. Non una convinzione, ma un’evidenza legata all’osservazione dei fatti, dalla soddisfazione dei miei collaboratori ai risultati conseguiti.
Per questo ho voluto raccontare la storia di Itaca, così feconda nei suoi esiti imprenditoriali, frutto del costante invito a non trascurare mai il proprio io. È questo il tema dominante del dialogo tra me e i miei collaboratori ai quali ho costantemente e sinceramente comunicato ciò che ha sempre animato la mia vita: la tensione alla felicità che si attua nel dono di sé, realizzando insieme il bene proprio, dell’azienda e della società».
Eugenio Dal Pane