In ebraico il termine "qabbalà" indica molte cose, persino la reception di un hotel. Ma in questo libro Joseph Dan ricostruisce la grandiosa tradizione delle dottrine segrete e mistiche dell'Ebraismo, dalle lontane origini fino a quello che è il più influente movimento moderno, il hassidismo. In un'agile rassegna che inizia dal midrash, cioè la metodologia esegetica con cui gli ebrei fin dall'antichità hanno affrontato la Scrittura, e arriva ai contributi scientifici della ricerca odierna, questa introduzione alla cabbalà rimanda al Dio "infinito" (En sof), che può persino coincidere con il nulla (Ayin), e alle sue manifestazioni (Sefirot), mostrando come la divinità si ritrovi in ogni punto dell'Universo e al tempo stesso trascenda qualsiasi cosa creata. Così, il discorso su Dio ("il santo vecchio") non può che restare nella forma dell'interrogazione: Chi?