Per vari secoli nel Medio Evo cristiano la presenza degli Arabi e le loro conquiste nell'area mediterranea non produssero fratture, né gli Arabi furono percepiti come barbari. Eppure Arabi ed Europei non riuscirono a fondere una consapevole intesa: soprattutto da parte cristiana, animata da un istinto politico di rivalsa, fu eretta una barriera di ostilità, prima religiosa e poi razziale, che doveva sfociare nella Crociata. La Crociata fallì, ma restò la diffidenza tra i due mondi estranei uno all'altro, anche se l'Occidente non mancò di attingere copiosamente alla cultura araba. Assorbiti gli apporti arabi, gli Europei rivendicarono sui seguaci di Maometto una superiorità religiosa, morale e culturale, giustificando così l'ansia di un predominio impcrialistico. Questo libro dipana, con lettura originale delle fonti, la vicenda di una progressiva e tragica incomprensione che dal Medio Evo ha prolungato i suoi effetti nefasti presso gli Europei fino al tempo presente.